Sono stati pubblicati i dati della total digital audience del mese di Gennaio 2023, prodotti dal sistema di rilevazione Audiweb e distribuiti da Audicom, la società nata dalla recente fusione tra Audiweb e Audipress, con l’obiettivo di realizzare e offrire al mercato una ricerca integrata sulla fruizione di contenuti multimediali, editoriali e/o pubblicitari, fruiti via internet e mediante giornali quotidiani e periodici.
Nel giorno medio di questo primo mese dell’anno sono stati rilevati 36,4 milioni di individui, pari al 62% della popolazione dai due anni in su, che hanno navigato in media per 2 ore e 40 minuti per persona. Erano stati 37 milioni 53 mila a gennaio 2022 e avevano utilizzato Internet mediamente per 2 ore 28 minuti per persona. Dunque calano gli utenti ma aumenta l’intensità di fruizione della Rete.
Dopo le festività natalizie, l’interesse verso le news online [Current Events & Global News] si risveglia con l’8.7% di tempo in più nel mese rispetto a dicembre 2022. Crescita anche del numero di utenti, seppure meno marcata: +1.1%. Per contro, in calo sia il tempo dedicato alla fruizione online di news che il numero di utenti rispetto al mese corrispondente dell’anno precedente.
Entrando nel dettaglio, le due ammiraglie dell’informazione online in Italia, i due siti che hanno la maggior audience nel giorno medio, Corriere della Sera e Repubblica si rincorrono di mese in mese, e il quotidiano diretto da Molinari anche a gennaio resta al di sotto, seppur di poco, del diretto concorrente per quanto riguarda gli utenti unici nel giorno medio.
Pur con un distacco di 64mila utenti, Repubblica cresce sia rispetto a dicembre che, ancor più, rispetto a gennaio dell’anno scorso. Il Corriere invece cresce rispetto al mese scorso ma cala decisamente in confronto con il mese corrispondente dell’anno precedente.
Invece, per le pagine viste, che sono fondamentalmente quelle che generano ricavi per i quotidiani online, il panorama cambia decisamente. In questo caso infatti, per il settimo mese consecutivo, Repubblica domina assolutamente sul Corsera, come mostra l’infografica con i dati mese per mese.
Pare non avere fine il calo di audience di HuffPost Italia. La testata all digital, che ha celebrato i dieci anni di presenza nel nostro Paese ad ottobre 2022, da quando ha introdotto il paywall perde utenti mese dopo mese, e a gennaio 2023 tocca il minimo degli ultimi dodici mesi.
Nel primo mese dell’anno gli utenti nel giorno medio sono stati 151.288. In calo del 2.8% rispetto a dicembre 2022 e di ben il 70.5% rispetto a gennaio 2022 quando, appunto, ha introdotto il paywall per buona parte degli articoli pubblicati.
Il Direttore, Mattia Feltri, a luglio 2022, ha affermato che il calo di audience non ha avuto ripercussioni sulla raccolta pubblicitaria, anzi. Ma il proseguire della perdita di utenti, che pone la testata all digital al di sotto di buona parte dei siti di news, probabilmente cambia il panorama.
Per quanto riguarda gli altri principali siti web d’informazione del nostro Paese. sono solamente due le testate che vedono crescere la propria audience rispetto a gennaio dell’anno scorso: Linkiesta e Il Messaggero. Sono sempre due le testate che registrano una flessione rispetto al mese precedente: Fanpage e Il Sole24Ore.
Il quotidiano diretto da Christian Rocca scavalca AGI, il cui ex Direttore, Mario Sechi, da inizio marzo capo ufficio stampa di Meloni, è al centro di vivaci polemiche. Per Upday, l’app di news per i possessori di smartphone Samsung, che ha pessime recensioni, da inizio anno non vengono più resi disponibili pubblicamente i dati.
Il quotidiano di Confindustria, dopo un 2022 che definire non brillante è un eufemismo, continua a perdere utenti. Il giornale economico-finanziario, verso fine febbraio, ha annunciato l’approvazione del Piano industriale 2023-2026, le cui direttrici strategiche sono l’innovazione e la sostenibilità attraverso lo sviluppo di nuove iniziative nell’ambito della trasformazione digitale, l’internazionalizzazione e la valorizzazione del brand anche grazie al rientro nel business della formazione. Vedremo. Ma certamente i dati non sono di conforto all’ipotesi di lavoro del management.
Fanpage, da aprile 2022 al di sopra del Fatto Quotidiano, cala del 13% rispetto a gennaio 2022 e addirittura del 27.5% rispetto a dicembre 2022, e viene così scavalcato dal giornale diretto da Travaglio, e da Gomez per quanto riguarda specificatamente l’edizione online che, pur in calo del 4.2% in confronto a gennaio del 2022, invece cresce del 7.7% su dicembre 2022.
Oltre al Messaggero anche il free press del Gruppo Caltagirone Editore, Leggo, che si definisce “The Social Press”, registra tassi di crescita importanti. L’infografica sottostante fornisce il dettaglio degli utenti unici e della tendenza di ciascuna delle fonti d’informazione online da noi analizzate.
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