DigitalMente

“DigitalMente”, rubrica settimanale che ogni venerdì prova a fornire spunti e appunti su digitale e dintorni, per riflettere a tutto campo su innovazione e digitale. Oggi abbiamo scelto di parlare di brand discovery e media.

GWI ha rilasciato il report “The Global Media Landscape”. Il rapporto analizza le ultime tendenze dei media a livello globale, entrando nel dettaglio dell’evoluzione dei consumi mediatici, con approfondimenti su TV e video, la fruizione online delle news, il gaming, musica e audio in  generale, e brand discovery appunto.

I risultati del rapporto si basano su 900mila interviste a persone di età compresa tra 16 e 64 anni che utilizzano Internet in 48 nazioni, Italia compresa. Per quanto riguarda l’Italia il campione è di oltre 10mila rispondenti. Come d’abitudine, consigliamo caldamente la lettura integrale del report [richiede registrazione] che contiene molte informazioni d’interesse.

Per quanto riguarda il focus su media e scoperta dei brand, l’advertising sui social è il principale canale per coloro della cosiddetta generazione Z. Più in generale, dal 2015 al 2022, il numero di persone che utilizzano i social per la scoperta, la conoscenza, di un brand è cresciuto del 43%.

La principale piattaforma social per la brand discovery è Instagram, seguito da Facebook e TikTok. Il meno rilevante Snapchat. La scoperta di un marchio avviene principalmente grazie al ricerca online e la pubblicità in televisione. Ma entrambe queste modalità sono in calo, mentre quella attraverso i social è stabile, anche se molto probabilmente vi sono variazioni tra le diverse piattaforme social, come dimostra l’ampio utilizzo da parte della “Gen Z” di TikTok anche come motore di ricerca.

Circa un terzo degli intervistati afferma di aver acquistato un film/video nell’ultimo mese da una piattaforma di streaming. Un quarto un servizio di streaming di musica. E un quinto un brano musicale.

Solamente il 12% ha invece pagato per le news online, che stando al report vengono lette sempre più proprio sulle diverse piattaforme social. Per la precisione, il 48% delle persone afferma di aver letto delle notizie attraverso i social, mentre si scende al 39% per coloro che invece hanno letto le news sul sito di una fonte di informazione, e al 25% grazie ad una app di un publisher.

[clicca per ingrandire]

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