Di recente l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni [AGCOM] ha pubblicato i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni n. 2/2022. Al suo interno, tra i molti dati d’interesse, vi sono anche quelli relativi a siti/app di e-commerce nel nostro Paese. Dati che solitamente Audiweb non rende disponibili pubblicamente, e dunque di particolare interesse.
A marzo di quest’anno complessivamente 37,2 milioni utenti unici si sono collegati a siti/app di e-commerce, pari all’84.2% di coloro che hanno utilizzato Internet nel mese. In lieve calo rispetto a marzo 2021 [- 0.8%] e naturalmente in netta flessione rispetto ai 38,2 milioni del marzo 2020 quando durante la fase più acuta della pandemia gli italiani erano rinchiusi in casa.
2 ore e 29 minuti, in media, trascorse da ciascun utente navigando su siti/app di e-commerce nel mese di marzo 2022. Non molto rispetto alle 67 ore e 14 minuti che sono state spese mediamente online dagli italiani, e ben al di sotto delle 20 ore e 19 minuti che sono stati dedicati ai social.
Non a caso Amazon sta testando una nuova funzionalità che mostrerà agli utenti i prodotti attraverso un feed di foto e video da scorrere proprio come si fa su TikTok. È chiaro che bisogna lavorare sull’engagement degli acquirenti, o potenziali tali.
Come era naturale attendersi è proprio Amazon il leader con 34,4 milioni di utenti. In controtendenza, in crescita sia rispetto a marzo 2021 che a marzo 2022.
A seguire, ben distante con meno della metà degli utenti eBay, che invece è in calo, come del resto lo è anche a livello globale. Al terzo posto Subito.it, che di recente ha stretto una partnership con PayPal per pagare e accettare pagamenti rateizzati secondo la formula, sempre più diffusa anche in Italia, del “buy now, pay later”.
In calo Aliexpress, servizio di negozi online composto da piccole imprese cinesi che offrono prodotti a acquirenti online internazionali, di proprietà di Alibaba. E altalenati le app e i siti dei player della grande distribuzione alimentare, con Lidl in crescita ed Esselunga invece in calo.
A livello globale, per la prima volta, si assiste ad un rallentamento delle vendite online, e le previsioni sono di una riduzione dei ricavi da e-commerce. Fenomeno generale che però non è detto che avvenga anche nel nostro Paese che, come molte altre aree del digitale, è in ritardo rispetto alle altre nazioni. E infatti, seppure sia previsto un rallentamento della crescita, le previsioni, tutte da verificare naturalmente, sono di un tasso di crescita annuale composto per i prossimi quattro anni del 6%.
E, stando ai dati di Sensor Tower, i consumatori europei si spostano verso rivenditori più specializzati. La quota di app marketplace, come Amazon e AliExpress , è scesa dal 55% nel 2019 al 34% nei primi sei mesi del 2022.
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