FCP – Federazione Concessionarie Pubblicità – ha diffuso i dati relativi agli investimenti pubblicitari online relativi ai primi cinque mesi del 2022. Ricordiamo ancora una volta che i dati FCP non includono gli investimenti in search a pagamento, o pay-per-click che dir si voglia – e neppure quelli sui social.
Nel periodo gennaio-maggio 2022 crescita del 0.9%, per un valore pari a 184 milioni di euro, rispetto ai primi cinque mesi del 2021. Il dato del mese di maggio2022 attesta invece un lieve decremento [- 1%], rispetto al corrispondente periodo del 2021.
Se si osserva il trend nel medio periodo, nel complesso, gli investimenti pubblicitari online non sono ancora tornati al livelli pre-pandemia. I primi cinque mesi di quest’anno sono infatti inferiori del 1.5% rispetto al 2019.
Se questa dunque è la fotografia degli investimenti pubblicitari online, così come definiti, arriva l’aggiornamento delle stime di mercato per l’anno in corso, elaborate in collaborazione con il Centro Studi di UNA [Aziende della Comunicazione Unite], ad ampliare il panorama.
Secondo le stime di UNA, il digitale vale 3.9 miliardi di euro con una crescita del 4.5% trainata prevalentemente dagli OTT che pesano circa il 76% degli investimenti digitali.
Di particolare interesse è l’ulteriore step di analisi che ha mostrato come, in un mercato senza coda lunga [tutta quella parte afferente a investimenti minimali non rilevanti per gli operatori professionali], il digital advertising riduca la sua quota dal 46.9% al 34.6% di share sul totale investimenti pubblicitari.
Emerge come oltre il 50% delle revenue degli OTT proviene dalle piccole e micro imprese [coda lunga]. Senza questa quota di investimenti, secondo le previsioni di UNA, il totale investimenti passa da 8,4 a 6,8 miliardi di euro. Le piccole e micro imprese investiranno dunque 1,6 miliardi di euro in adv digitale sugli OTT. Google e Facebook in primis come sappiamo, ma sempre più anche Amazon e altri.
La quota di investimenti pubblicitari online rilevata da FCP nel 2021 è stata pari a circa 524mila euro. Seppure in uno scenario caratterizzato da una forte volatilità sia difficile fare previsioni sicure, è ragionevole ipotizzare che il 2022 possa chiudersi su tale ordine di grandezza, o poco più. Quindi le sole piccole e micro imprese investiranno il triplo del totale sui media messi a disposizione dagli OTT.
È il frutto, da un lato, della debolezza delle concessionarie che FCP rappresenta, in particolare quelle locali, che hanno appunto una netta prevalenza di piccole imprese come clienti, e, dall’altro lato, di una presenza online per tale tipologia di imprese che molto spesso è limitata alla sola pagina Facebook.Online SDA Tracking
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