Per chiudere questo 2021, abbiamo deciso di ripubblicare alcune delle analisi, e le relative infografiche, realizzate nel corso di quest’anno. Un modo per ripercorrere questo 2021 di “assestamento”, dopo gli sconvolgimenti del 2020, che ha cambiato molto gli italiani.
Gennaio:
All’inizio dell’anno, tra le altre cose, abbiamo pubblicato alcuni dati estratti dall’Edelman Trust Barometer 2021. Il rapporto parla apertamente di “bancarotta delle informazioni” e di un ecosistema di fiducia in fallimento, incapace di affrontare l’infodemia dilagante.
Febbraio:
In attesa che siano diffusi i dati del consolidato 2021, riproponiamo il trend degli investimenti pubblicitari per mezzo nell’ultimo decennio, che avevamo pubblicato a febbraio.
Marzo:
Marzo è stato, tra le altre cose, il mese di Sanremo, e l’inizio di un 2021 di successi per quella che è stata indubbiamente la band dell’anno, i Maneskin. All’epoca realizzammo un’analisi sul festival del 2021 e sugli ascolti della finale dal 2000 al 2021.
Aprile:
Nel pieno dell’hype su Clubhouse tra i primi se non gli unici, accompagnati dallo scetticismo di molti sulla nostra posizione, avevamo scritto a chiare lettere che una volta finito il clamore la piattaforma di social audio avrebbe potuto finire nel dimenticatoio, come già avvenuto per molte altre piattaforme social esplose ed implose in brevissimo tempo.
Ipotesi confermata all’inizio del mese di aprile grazie ai dati di Statista, e di altre fonti, che avevamo pubblicato allora. La dimostrazione che ci avevamo preso. Sorry per l’atto di orgoglio.
Maggio:
Engagement è la parolina magica alla quale fanno riferimento tutti gli addetti ai lavori quando si parla di comunicazione e social media. Però, stando ai dati di Socialbakers, i contenuti prodotti dai brand su Facebook & Instagram NON sono allineati a quelli che creano engagement. L’infografica sottostante mostra il gap tra contenuti proposti sui social e quelli che generano il coinvolgimento delle persone.
Giugno:
La crisi della carta stampata non ha fine. Ecco che allora, giustamente, si va a caccia di possibili ricavi alternativi, o meglio complementari, rispetto a quelli sui quali tradizionalmente si basa la sostenibilità degli editori di quotidiani. Tra questi il “branded content”, o contenuti sponsorizzati che dir si voglia, sulla propria fanpage, è una delle possibilità che si esplorano.
Al riguardo abbiamo analizzato le pagine Facebook di 19 quotidiani italiani con una corrispondente versione cartacea [di]mostrando che non solo il tasso di coinvolgimento è scarso ma anche le reazioni dei lettori, o di chi comunque segue le pagine Facebook dei quotidiani in questione, sono in prevalenza negative. E che dunque nella stragrande maggioranza dei casi il branded content dei giornali NON funziona allo stato attuale delle cose.
Luglio:
C’è chi sostiene che dalla nomina a Presidente del Consiglio di Draghi in poi la comunicazione politica sui social abbia subito una forte battuta d’arresto. E ne gioisce.
Naturalmente ciascuno, nel rispetto reciproco, è libero di esprimere le proprie opinioni, ma la nostra analisi degli investimenti pubblicitari su Facebook dei primi quindici partiti ed esponenti politici dal 15 aprile 2019, quando Facebook ha reso disponibile per l’Italia la libreria delle inserzioni su temi sociali, elezioni o politica, sino al 22 luglio 2021, per capire non solo chi investa di più e quanto, ma anche quali strategie di comunicazione vi siano dietro tali investimenti, dice che i partiti e i loro leader continuano ad investire in tal senso.
Agosto:
Mentre buona parte degli italiani si godeva il sole di agosto, dopo un periodo in cui la necessità di resilienza è stata maggiore di quanto avessimo sperato, ben prima che poi, a fine ottobre, Facebook effettuasse il rebranding in Meta, abbiamo provato a spiegare, dati alla mano come d’abitudine, il metaverso attraverso la case study relativa a Roblox, di cui ora tutti parlano.
Settembre:
Ripresa del lavoro tra speranze e paura dei contagi con la “variante delta” in crescita. Sono sempre più le aziende, i brand, gli enti e le organizzazioni che investono in digital marketing.
La nostra analisi di qualche mese fa chiarisce quali siano le principali tattiche di digital marketing adottate a livello globale. Un interessante spaccato sul mix di marketing e le tattiche digitali prevalentemente adottate dai marketers.
Ottobre:
Il mercato degli orologi di lusso non conosce crisi. Ecco che allora, ad ottobre, abbiamo analizzato la presenza di alcuni dei dei principali brand degli orologi di lusso su Instagram.
Dalla nostra analisi emergono fondamentalmente due aspetti: Instagram viene utilizzato quasi come se fosse un “sito vetrina”. Le interazioni, poche o tante che siano, sono di scarsa qualità con una nettissima prevalenza di like e pochi commenti, come mostra l’infografica realizzata all’epoca, sotto riportata.
Novembre:
A novembre, come d’abitudine, PWC ha pubblicato il rapporto “Entertainment & Media Outlook in Italy 2021-2025”. Lo studio, giunto alla 22esima edizione, fornisce un’analisi dettagliata circa l’evoluzione dei ricavi nel settore, basata sui dati storici dei precedenti 5 anni e sulle previsioni per il quinquennio successivo.
Tra le tante informazioni d’interesse ci siamo concentrati su l’evoluzione degli investimenti pubblicitari online nel nostro Paese. I due segmenti con i maggiori tassi di crescita, e migliori prospettive, sono social e video.
Dicembre:
Questo mese abbiamo pubblicato, incluso questo, tredici articoli, 13 analisi. Di questi quello che ci pare di maggior interesse riproporre è quello relativo al dossier [circa 16mila battute e tre infografiche] che abbiamo realizzato sui contributi statali all’editoria.
Infine, chiudiamo questo 2021 con la timeline dei cambiamenti più significativi al news feed di Facebook quest’anno. Un altro modo per ripercorrere l’anno che finisce. AUGURI!
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