“DigitalMente”, rubrica settimanale che ogni Venerdì prova a fornire spunti e appunti su digitale e dintorni, per riflettere a tutto campo su innovazione e digitale. Oggi abbiamo scelto di parlare di Airbnb.
Airbnb ha pubblicato ieri i risultati relativi al secondo trimestre 2021. A fine giugno il valore delle prenotazioni si attesta a 13,4 miliardi di dollari, in crescita del 320% rispetto al pari periodo dell’anno precedente, che è stato il peggiore nella storia recente aziendale. Queste generano ricavi pari a $ 1,3 miliardi, con un aumento del 299% rispetto al secondo trimestre 2020.
Il numero di notti prenotate è di 83,1 milioni, in crescita del 197% anno su anno e, soprattutto, quasi pari a quello del secondo trimestre 2019. Per quanto riguarda l’Europa tale crescita è dell’85%, grazie in particolare ai risultati ottenuti in Francia, Italia, Regno Unito e Spagna.
Gli investimenti di marketing sono stati pari a 315 milioni di dollari. In crescita del 175% anno su anno. Investimenti che si sono concentrati in particolare sulla campagna “Made Possible by Hosts”, lanciata a fine febbraio di quest’anno.
Le perdite si attestano “solamente” a 68 milioni di dollari, in netto calo rispetto al rosso di 576 milioni nel 2020 e dei 297 nel 2019. E l’EBITDA è positivo per $ 217 milioni, contro un negativo di 397 milioni nel 2020 e di 43 milioni nel 2019.
L’azienda si attende che il terzo trimestre del 2021 generi i migliori risultati economici di sempre, ma avverte sull’impatto della variante delta del COVID-19 e ritiene che il numero di notti prenotate sarà inferiore a quelle del terzo trimestre 2019. E infatti, dopo la chiusura dei mercati, il valore delle azioni registra un calo di quasi il 5%.
I risultati di Airbnb, che di fatto è la più grande catena alberghiera al mondo, rappresentano un importante indicatore della situazione del turismo a livello mondiale e delle sue prospettive, ancora fortemente condizionate dal diffondersi della pandemia.
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