Abbiamo analizzato gli investimenti pubblicitari su Facebook dei primi quindici partiti ed esponenti politici dal 15 aprile 2019, quando Facebook ha reso disponibile per l’Italia la libreria delle inserzioni su temi sociali, elezioni o politica, sino al 22 luglio 2021, per capire non solo chi investa di più e quanto, ma anche quali strategie di comunicazione vi siano dietro tali investimenti.
A livello di singolo l’esponente politico che ha investito di più è Matteo Salvini che ha speso più di 378mila euro in Facebook ads. Se a lui si sommano gli investimenti degli altri due esponenti della Lega, Severino Nappi e Lucia Borgonzoni, si arriva ad un totale di oltre 543mila euro. Importo che rende il partito di cui è leader Salvini la forza politica che più ha investito in annunci pubblicitari su Facebook.
Segue, a più di 223mila euro, Matteo Renzi. Se ai suoi investimenti si sommano quelli di Italia Viva si arriva alla non trascurabile cifra di oltre 261mila euro. Al terzo posto troviamo il Partito Democratico con oltre 200mila euro investiti. Ma se si considera la somma degli investimenti di Silvio Berlusconi, Anna Maria Bernini e Forza Italia, è il partito guidato dal cavaliere ad essere terzo per investimenti superando, seppur di poco, quello di cui è attualmente leader Letta.
Tra le principali forze politiche quella che minor investimenti ha effettuato nel tempo è il Movimento 5 Stelle. Il partito ora guidato da Conte è anche una delle forze politiche che concentrano le proprie risorse sul collettivo e non sui singoli come avviene invece per Renzi, Calenda, Salvini e Meloni.
Insomma, parrebbe che le forze di centro-destra preferiscano concentrare i propri investimenti su Facebook sui loro leader, mentre al contrario quelle di centro-sinistra li allocano sui partiti. Una scelta che la dice lunga su quel che sottintende sia in termini di governance che di immagine proposta.
I partiti di centro-destra, inclusi Renzi/Italia Viva e Calenda, sono di gran lunga quelli che complessivamente più investono in advertising su Facebook. Tra questi quelli allocati sulla leader di Fratelli d’Italia sono da mesi, da marzo 2021, allocati per acquisire nuovi follower. Una scelta difficile da comprendere.
Analizzando il numero di inserzioni emergono altri elementi di interesse. Renzi, Nappi e il PD frazionano significativamente il loro investimento ripartendolo su un numero elevato di inserzioni pubblicitarie. Teniche di micro-targeting vuoi per argomento vuoi per pubblico da colpire. Gli altri invece, chi più e chi meno, preferiscono concentrare le risorse su un numero più limitato di annunci, investendo di più a livello unitario.
L’infografica sottostante fornisce il dettaglio dei quindici top spender, evidenziando anche gli investimenti sostenuti da Gianluigi Paragone, outsider candidato a sindaco di Milano, con la sua “Italexit”, che sono per meno di un quarto del totale sostenuti da simpatizzanti del partito sovranista.
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