“DigitalMente”, rubrica settimanale che ogni Venerdì prova a fornire spunti e appunti su digitale e dintorni, per riflettere a tutto campo su innovazione e digitale. Oggi abbiamo scelto di parlare di social media ROI.
All’interno del consueto rapporto annuale di Casaleggio Associati “E-commerce in Italia 2020. Vendere online ai tempi del Coronavirus”, presentato questa settimana, la parte conclusiva è dedicata a social commerce e, appunto, social media ROI.
Stando ai dati contenuti nel rapporto, Il 53% delle aziende italiane dichiara che aumenterà l’investimento sui social media [-2% rispetto allo scorso anno]. Il 32% manterrà l’investimento costante [+4% dallo scorso anno], mentre il 5% ridurrà l’investimento [lo scorso anno era il 3% delle aziende]. Il 9% delle aziende intervistate non prevede nessun investimento, percentuale in diminuzione di cinque punti rispetto all’anno precedente.
Dunque, in buona sostanza, il livello di investimento dovrebbe mantenersi in crescita, seppur più moderata rispetto al 2019 a fronte della crisi economica che ha colpito, anche, il nostro Paese a causa della pandemia, come ben sappiamo.
Le aziende possono mettere in atto diverse strategie per incrementare le vendite tramite i social. Il 32% evidenzia le caratteristiche del prodotto e la qualità del servizio sui social per incrementare le vendite, mentre il 29% tenta di coinvolgere gli utenti su temi affini ai valori del brand e con il real time marketing.
Il 18% delle aziende dichiara invece di provare ad ingaggiare gli utenti con l’influencer marketing, e il 13% con offerte diversificate ogni mese. Solo il 4% delle aziende oggi si affida a piattaforme di social commerce.
A fronte di tutto questo, però la percezione dell’efficacia dei social media in termini di ritorno sull’investimento rimane difficoltosa per le aziende italiane intervistate.
Il 49% delle imprese di e-commerce B2C infatti [stessa percentuale dell’anno scorso] dichiara di non avere ancora trovato un metodo di misurazione adeguato per valutare il ROI delle attività social. Il 27% [-3% dall’anno scorso] ritiene l’attività sui social efficace per incrementare le vendite, mentre il 24% [+3%] dichiara che ha uno scarso impatto, come mostra l’infografica sottostante.
Naturalmente le variabili che possono condizionare tale giudizio sono numerose. Per esempio, noi abbiamo verificato la presenza su Facebook di Blooming, una delle imprese citate nel report di Casaleggio, rilevando tra le altre cose sia una frequenza di pubblicazione, che definire rarefatta è poco, che una tipologia di contenuti inadeguata, che non a caso genera un livello di engagement ai minimi termini. Dunque buona parte di quelle imprese che rilevano uno scarso impatto dei social potrebbero utilizzarli impropriamente, come era già emerso, dati alla mano come d’abitudine.
Infine, resta il fatto che circa la metà delle imprese non ha ancora trovato il modo di misurare il ritorno sull’investimento effettuato per la propria presenza sui social. Una situazione immutata rispetto al 2019 che la dice lunga su quanta strada ci sia ancora da fare al riguardo. E ovviamente, così come dovrebbe essere, nel caso interessasse, sarebbe per noi un piacere aiutarvi a scoprire come, finalmente, farlo.
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