Una quindicina di giorni fa avevamo pubblicato i dati della duplicazione di lettura tra coloro che accedono ai due principali siti di news per audience del nostro Paese: Repubblica e Corriere, evidenziando come vi fosse una forte sovrapposizione di readership, con la stragrande maggioranza delle persone che legge tutti e due i quotidiani online.
Viste le implicazioni dei dati, avevamo promesso di approfondire con i dati di altre testate. Dati che siamo riusciti a reperire, aggiornati all’ultima rilevazione disponibile, a Maggio 2018.
Abbiamo pensato di analizzare la sovrapposizione di lettura tra Repubblica, il sito di notizie con la maggior audience in assoluto, rispetto ad altre due testate politicamente lontani, con una linea editoriale distante: Il Fatto Quotidiano e Libero.
Come mostra l’infografica sottostante, in entrambi i casi vi è una forte sovrapposizione di readership, con quasi tutti i lettori sia del Fatto che di Libero che leggono anche Repubblica.
Abbiamo pensato di approfondire ulteriormente grazie ai dati di quella che è la testata all digital con la maggior audience: Citynews rispetto a Corriere e Repubblica, ed anche in confronto con un altro pure player: Fanpage.
Anche in questo caso si registra una forte duplicazione di lettura tra Citynews e tutte e tre le altre testate giornalistiche prese in considerazione. Due gli aspetti che sembrano emergere dai dati.
In primis, parrebbe davvero che contrariamente a quanto comunemente si ritiene la Rete favorisca il pluralismo e che la questione della bolla sia, come si suol dire comunemente, una balla, o che quantomeno l’idea della filter bubble legata esclusivamente a social e online in generale sia una tesi ampiamente discutibile, per così dire.
L’altra implicazione dei dati è che in questa situazione, in cui appunto si registrano tassi di duplicazione di lettura elevati, la valorizzazione, e monetizzazione, dei contenuti giornalistici online diviene, se possibile, ancora più difficile, sia perché a fronte di eventuali paywall, siano essi “soft”, metered, o addirittura full, il lettore ha alternative con le altre testate che già legge abitualmente, che perché, vista la situazione, si rende necessario lavorare per “rubare” quota ai propri competitor, alle altre testate. Ipotesi di lavoro quest’ultima che certamente non passa solamente per la qualità dei contenuti, e tantomeno per titoli acchiappa–click.
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