Comunicazione Digitale

A metà Gennaio, meno di una quindicina di giorni fa, è stato pubblicato “Comunicare Digitale”, manuale di teorie, tecniche e pratiche della comunicazione edito dal Centro di Documentazione Giornalistica.

Il libro, a cura di Daniele Chieffi, raccoglie i contributi di alcuni dei principali esperti del settore quali Marco Alfieri, di recente nomina come caporedattore con il ruolo di responsabile dell’online del Sole24Ore, Ernesto Belisario, esperto in diritto delle nuove tecnologie [pubblica amministrazione digitale, open government, open data, startup, social media, privacy e commercio elettronico], Davide Bennato, docente di sociologia dei media digitali, Eleonora Cipolletta, data intelligence consultant, Piero Tagliapietra, digital strategist, Elisabetta Tola, data & science journalist e media training specialist per l’Italia del Google News Lab, e molti altri ancora tra i quali anche il sottoscritto con il capitolo su community management per giornali e giornalisti.

L’opera, con la prefazione di Alberto Federici, direttore corporate communication e media relations del gruppo Unipol, si compone di quattro sezioni principali: L’ecosistema digitale, Le competenze comuni, Giornalisti nell’ecosistema digitale, e Comunicatori nell’ecosistema digitale che contengono complessivamente venti contributi integrati tra loro relativi, appunto, alla comunicazione digitale  che spiegano come metterli in atto.

Nell’introduzione Daniele Chieffi, autore anche del capitolo sulla reputazione e di quello su digital crisis management, temi dei quali sarà docente al master di DataMediaHub, in collaborazione con con Associazione Stampa Romana e AGI come media partner, su Giornalismi & Comunicazione Corporate “Dal Brand Journalism alle Digital PR, quando il Giornalismo Sposa l’Impresa”, scrive che «La comunicazione digitale è una “disciplina” a sé stante: chiede un proprio set tecnico e teorico, propri simboli, linguaggi, strumenti e tecniche […] Comprendere profondamente come questo ecosistema abbia cambiato i mestieri della comunicazione, come ne abbia stravolto simboli e linguaggi, tecniche e dinamiche è il primo dei due scopi di questo manuale. Il secondo è fornire gli strumenti e le modalità per trasformare le difficoltà in opportunità e per affrontare questi nuovi scenari professionali, figli del cambiamento digitale.».

Ecco quindi un manuale della comunicazione digitale che tiene insieme le parti e il tutto. Il concetto di digitale e la sua cassetta degli attrezzi, le singole skills e le nuove professioni che ne sono la versione specializzata. Uno strumento che possa realmente aiutare a comprendere che il digitale non sia un nuovo strumento ma un ecosistema con nuove leggi della fisica, scritto dai migliori professionisti della piazza italiana, che ogni giorno affrontano e vincono la sfida di tenere insieme le parti e il tutto.

Vi anticipiamo solo un breve estratto dal capitolo sulla sociologia digitale:

«Un modo piuttosto banale – e scientificamente sbagliato – di descrivere la dimensione secondo cui Internet e i suoi spazi digitali siano abitati da moltissime persone è l’utilizzo dell’espressione “il popolo della rete”. Questa affermazione è banale non solo perché è un cliché giornalistico che sarebbe opportuno superare, ma è sbagliato perché se esiste un posto in cui è praticamente impossibile considerare le persone che lo utilizzano come un tutto unico [“popolo”] è sicuramente Internet. Caratteristiche sociologiche, elementi tecnologici, estensione transnazionale, rendono la rete un luogo in cui più che di popolo sarebbe opportuno parlare di collettività eterogenee oppure di insieme di moltitudini. Una ricca ed ormai voluminosa produzione scientifica ha dimostrato che su Internet esistono diverse forme di aggregazione che devono essere analizzate secondo le tre diverse componenti dei processi sociali studiati dalla sociologia digitale: la componente collettiva, la componente tecnologica e la componente valoriale».

«La componente collettiva fa riferimento al numero – piccolo o grande – di persone che si aggregano online per condividere idee, emozioni, ideologie e così via dicendo. La componente tecnologica è il tipo di spazio digitale all’interno della quale le persone si aggregano, in quanto le dinamiche sociali di un social network sono diverse da quelle di un forum, diverse da quelle di un gruppo di messaggistica [Whatsapp, Telegram], diverse da quelle di una piattaforma di condivisione contenuti [Youtube, Instagram] e così via dicendo. Infine la componente valoriale fa riferimento alle motivazioni più o meno profonde che portano persone diverse tra loro a riconoscersi all’interno
di uno spazio digitale».

A questo link, a disposizione di chi legge DataMediaHub [GRAZIE!], è possibile acquistare il libro a sei euro in meno rispetto al prezzo di copertina. Un motivo in più per farlo.

Social
Latest posts by Pier Luca Santoro (see all)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.