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Una sele­zione ragio­nata delle noti­zie su media, gior­na­li­smi e comu­ni­ca­zione da non per­dere, commentate.

  • Reportage de Noantri – Alessandra Benignetti, un passato da attivista di estrema destra nella fila di Forza Nuova, scrive stabilmente dei reportage per il Giornale, senza che naturalmente vi sia cenno a questo nella sua bio sul sito della testata. Gli argomenti dei suoi articoli per il quotidiano fondato da Indro Montanelli e dei suoi video-reportage riguardano analisi geopolitiche, elementi di attualità provenienti dai quattro angoli del mondo, con una spiccata vocazione per l’affermarsi della destra in Europa e sulla “tutela della cristianità”, guarda caso, ma anche approfondimenti su fatti di cronaca italiani. Va da sé che, per questo ultimo settore, i soggetti preferiti degli articoli siano i migranti e i rom. A fine settembre, ad esempio, la Benignetti si è resa protagonista di un video in cui, in incognito, attraversa le strade di Roma a tarda sera e in pieno giorno.Il servizio, lungo circa 4 minuti, mostra diversi stranieri che cercano di importunare la Benignetti e la sua collega. E ha trovato una vasta cassa di risonanza sui social network. Come viene giustamente rilevato, ci si chiede,  diciamo, se una [ex?] militante di un movimento neo-fascista possa avere la giusta obiettività nel valutare i fenomeni migratori e le varie dinamiche che questi ultimi portano con sé. A quanto pare, naturalmente, non si tratta dell’unico caso, anzi. Reportage de noantri.
  • La società degli algoritmi: usare e non essere usati – Al via, il 28 Ottobre prossimo venturo, l’edizione 2017 di Digit[s], giunto alla sua sesta edizione e completamente rinnovato nella formula. Focus di quest’anno «la società degli algoritmi: usare e non essere usati». Che tradotto significa oltre 50 diversi argomenti sul tema degli algoritmi affrontati, spiegati e ragionati assieme a partecipanti dai relatori/esperti co-autori della manifestazione. Ricco il programma sul tema con il sottoscritto, tra gli altri, nelle vesti di relatore sia alla tavola rotonda della mattina su «il bene comune non sta dentro gli algoritmi, o forse si?», e un workshop nel pomeriggio su «l’algoritmo della politica Ogni evento a ingresso libero e dotato di crediti formativi per i giornalisti e sarà comunque accessibile a tutti, giornalisti e non. Ci vediamo lì?
  • Farsene un vanto – Il Fatto Quotidiano riprende i principali dati del report “Facebook Top Newspapers 2017”, pubblicato in esclusiva da DataMediaHub, senza citarci. Niente di nuovo sotto il sole, ma il fatto singolare, per così dire, è un altro. Nell’articolo, tra le altre cose, ci si vanta del fatto che la testata «Riconferma il record internazionale del rapporto likers e diffusione: 60 likers per ogni copia diffusa nel 2017». Aspetto che, come avevamo evidenziato, rappresenta un primato davvero poco invidiabile e che dimostra quanto scarso sia il valore di un like. Spiace che l’articolo del quotidiano diretto da Travaglio non sia firmato rendendo così impossibile spiegare all’autore che se proprio si voleva auto-celebrarsi questo elemento non è affatto elemento di vanto, anzi. Visto che, pare proprio, godiamo dell’attenzione di chi scrive per il giornale in questione [grazie comunque] non resta che sperare che possa leggere queste righe e riconsiderare la propria posizione, e magari anche la strategia social, per la quale naturalmente sono a disposizione, se d’interesse.
  • Branded Content – MeravigliosaMente al debutto tv e online. Un viaggio assieme a 15 giovani protagonisti della ricerca scientifica italiana è il tema di MeravigliosaMente, trasmissione della Fondazione Tim che parte su La7, sabato alle ore 12. Il format vuole unire intrattenimento e approfondimento per avvicinare il grande pubblico alle storie dei ricercatori italiani under 40. Cinque le puntate previste. Sempre da sabato 14 Ottobre sarà online anche la piattaforma www.meravigliosamente.fondazionetim.it. Al tempo stesso, Agi si dedica alla cybersecurity. Notiziari multimediali, blog, social magazine e altri contenuti ma tutti incentrati sulla cybersecurity e sullo smartworking: è la nuova iniziativa curata da Agi Italia con Samsung per informare sulle sfide quotidiane di un contesto sempre più digitalizzato. Il progetto editoriale verrà presentato ufficialmente al Cybersecurity Summit, in calendario il 26 ottobre al Samsung District di Milano. I contenuti “brandizzati” sono sempre più diffusi e trasversali ai diversi media.
  • La filter bubble è nella nostra testa? – Tra il 2007 e il 2016 fotografo Peter Funch ha fotografato le persone che tra dalle 8:30 alle 9:30 passavano all’angolo tra la 42esima strada e Vanderbilt Avenue, a New York [fuori dalla stazione di Grand Central Terminal], cercando in loro dettagli e abitudini che ritornavano sempre uguali: la stessa giacca, lo stesso tè freddo, le stesse espressioni o gli stessi gesti di accendere la sigaretta, tenere i giornali o alzare un braccio. Le foto sono state scattate usando un obiettivo che consentisse di stare abbastanza distante dai soggetti e il progetto è ora raccolto in un libro pubblicato da TWB Books in cui Funch ha raccolto coppie di immagini degli stessi pendolari scattate in mattine diverse, a volte anche a distanza di anni, evidenziando le abitudini che ripetono ogni mattina. E se, prima che negli algoritmi e nella rete di amicizie sui social network, la bolla fosse nella nostra testa?
  • Visibilia trema – Come avevamo anticipato a fine Agosto, si è chiuso ufficialmente ieri l’accordo tra Paolo Berlusconi e il Gruppo Amodei che, attraverso una controllata, si assicura il 10% di See,  Società europea di edizioni, che pubblica il Giornale. Amodei, a cui fanno capo i quotidiani Corriere dello Sport e Tuttosport, oltre ad altre testate sportive specializzate come il Guerin Sportivo e Autosprint, diventerà anche il distributore de Il Giornale su scala nazionale e lo stampatore. Inoltre, con ogni probabilità, dal 2018  sarà anche la concessionaria per il mercato nazionale, attraverso la concessionaria Sport Network [che già attualmente raccoglie advertising non solo per testate del gruppo Amodei ma anche per i quotidiani il Tempo degli Angelucci e il Fatto Quotidiano]. Ipotesi che vedrebbe l’attuale concessionaria del quotidiano diretto da Sallusti restare solo con la raccolta della pubblicità locale. Se si considera che per la concessionaria della forzista Daniela Santanchè, Visibilia Srl, la raccolta de il Giornale pesa attorno all’85% del totale del fatturato non è difficile immaginare le preoccupazioni di questa già alle prese con  numerose vicissitudini, e relative polemiche, per quanto riguarda Visibilia Editore.
  • Il bello di passare la vecchiaia su Facebook – Per una certa generazione Facebook, Instagram [sebbene richieda troppo impegno estetico: roba da giovani] e Twitter [troppo incalzante: roba da giornalisti] hanno sostituito la prospettiva di passare il tempo dedicandosi alla “Settimana enigmistica”. Un merito che va riconosciuto ai social è quello di aver riscattato l’avanzare dell’età dall’isolamento generazionale, sociale e linguistico. Uomo o donna che sia, il connesso senile è comunque un altro, irriconoscibile. Chi usa i social oltre un certo limite d’età ha il complesso dell’intruso, dunque imita. Pur detestandosi tra loro, gli agé sono l’unico vero social club del social network. Non si distinguono dagli altri nell’uso della punteggiatura, anzi, eccedono in enfasi e aggiungono al tutto una spolverata di refusi da presbiti, ma nelle questioni morali risollevano la testa e seguono regole che spesso fanno a cazzotti con quelle correnti. Un esempio classico di conformismo emulativo è l’abuso dei punti esclamativi. Analisi severa ma puntuale della terza età al tempo dei social.

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