Il caso dell’Unità è da davvero singolare, per usare un eufemismo. Il segretario del partito che ne è azionista sceglie altre testate: il Corriere della Sera, per rilasciare dichiarazioni importanti prima dell’assemblea nazionale di domenica 19 Febbraio e Eyu, la società al 100% del Partito democratico, nel più recente salvataggio del quotidiano, che è costato agli italiani, dal 2000 ad oggi, circa 80 milioni di euro , riduce la propria quota scendendo dall’attuale 20% al 10%.
Nonostante questo si comporta, in termini di linea editoriale e di rilevanza data, come se fosse ancora organo di partito. Approccio confermato con la trasmissione in diretta streaming sul sito del quotidiano, o almeno di quello che dopo una gestione schizofrenica, lo diventerà a breve in base ai più recenti accordi, dell’assemblea nazionale di domenica scorsa.
Ebbene secondo i dati Audiweb [richiede registrazione] rispetto ad una media giornaliera che si attesta nell’ultimo mese attorno ai 40mila browser unici, il 19 Febbraio l’Unità online ha toccato un picco di oltre 106mila browser unici, ben oltre il doppio. Stesso discorso per le pagine viste che rispetto ad una media giornaliera attorno a 110mila domenica sono schizzate a quota 380mila.
Insomma, se il dibattito, o meglio, visti i risultati, il dialogo tra sordi, non giova al PD, che pare davvero si avvii ad una separazione poco consensuale, sembra invece che faccia bene a quello che una volta era il suo giornale. I due grafici sottostanti mostrano il dettaglio di browser unici e pagine viste nell’ultimo mese con, appunto, il picco del 19 Febbraio scorso.
Dal 1987 in poi é stato responsabile del marketing e dell’organizzazione commerciale di grandi imprese [Star, Giuliani, Bonomelli].
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