Sono passati circa due anni dalla boutade di Severgnini contro i commenti all’interno dei siti web dei giornali e da allora continua il dibattito sul tema con molti che hanno scelto di eliminarne la possibilità ed altrettanti, compreso il sottoscritto, a sostenerne il valore.
Un’interessante contributo sulla questione arriva da FiveThirtyEight, sito il cui nome è il numero dei grandi elettori che decidono le presidenziali, fondato da Nate Silver con l’idea di cambiare il giornalismo con dati, numeri e previsioni. FiveThirtyEight, infatti, ha chiesto a 8.500 delle persone che commentano le ragioni per le quali lo fanno. I risultati sono davvero interessanti.
Dai dati pubblicati, emerge come il contributo fornito dai lettori sia fondamentale. Difatti, la principale ragione per la quale vengono fatti dei commenti è correggere degli errori contenuti nell’articolo, e che la stragrande maggioranza delle persone, come è naturale che sia, commenta quando conosce qualcosa che non è riportato all’interno di quanto sta leggendo o si identifica con l’argomento proposto o, ancora, ha un’esperienza personale da condividere al riguardo.
Insomma, è chiaro che i commenti sono elemento di arricchimento e di coinvolgimento, di engagement. Ancora convinti di volerli eliminare, o non volerne considerarne l’inserimento qualora foste rimasti ancora all’Internet 0.1?
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