Una settimana nel futuro del giornalismo – La Stampa, Greenpeace e molto altro

Il giornalismo fuori dai giornali. Greenpeace assume giornalisti professionisti per produrre informazione e giornalismo investigativo sui temi dell’ambiente. Nella squadra sono già arrivati reporter della Bbc e del New York Times. John Sauven, direttore di Greenpeace UK, spiega che l’organizzazione vuole unire le attività giornalistiche alle azioni dimostrative sul campo e alle campagne di sensibilizzazione.

Tutti in cucina. Il quotidiano La Stampa ha lanciato un servizio di newsletter tematiche, con la prima email di benvenuto del direttore Mario Calabresi che invita i lettori a sbirciare nella “cucina” del giornale per capire come nascono ogni giorno le scelte della Stampa: “abbiamo deciso di aprirvi ogni mattina le porte della nostra cucina per mostrarvi cosa bolle in pentola”, scrive Calabresi nell’email di lancio. Gli auguriamo il successo del New York Times: 33 newsletter tematiche, 12 redattori a occuparsene e il 70% del tasso di apertura.

Giornalismo investigativo in tv, sul web. The Intercept, il sito fondato da Glenn Greenwald, Laura Poitras e Jeremy Scahill, parte del gruppo editoriale First look media, si prepara ad aprire una sezione video. Field of Vision, così si chiama l’unità di reporter e film maker che si dedicherà alla produzione di documentari e storie da tutto il mondo. Come in tv, sono previste tre “stagioni”, ognuna con 40-50 episodi originali e film. Il lancio è previsto per il 29 settembre.

Non non profit. Il National Geografic non sarà più un giornale “non profit”. Dopo l’acquisto da parte del gruppo editoriale 21st Century Fox, quello controllato da Rupert Murdoch, l’istituto della National Geographic Society controllerà solo il 27% del giornale, mentre il resto, il 73%, sarà proprietà del marchio Fox, che ha investito 725 milioni di dollari. Per Qz la partnership con Fox News è una buona notizia, per il magazine e per l’ambiente.

Il lavoro che non esiste. Stacy-Marie Ishmael, direttore della sezione mobile news a Buzzfeed, racconta in un’intervista la sua esperienza professionale nel mondo dei media, dal Financial Times a Buzzfeed news, dove si è occupata anche di creare la nuova app mobile: “Nessuno dei lavori che ho fatto in cinque anni esistevano prima che ricoprissi questi ruoli o prima che l’organizzazione per cui lavoravo li creasse”, spiega. “Sono sicura che sarà così anche nei prossimi cinque anni”.

Verificato e privilegiato. Da oggi i giornalisti che hanno un profilo “verificato” su Facebook hanno accesso all’app di ios Mentions, prima riservata alle pagine verificate, che include un servizio di live streaming (simile a Periscope), applicazioni legate alla sezione Ask me anything di Reddit e altre funzioni a cui i normali utenti non hanno accesso. In più, potranno scegliere di mostrare post solo ai “follower” e non agli “amici”.

Donata Columbro

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