La raccolta, l’aggregazione di contenuti, al di là degli abusi, è, da un lato, necessità, elemento facilitante per la lettura degli argomenti di interesse e, dall’altro lato, rischio di creazione di sistemi chiusi d’informazione.
Al di là dei più noti, a partire ovviamente da Google News, i casi, le piattaforme che maggior successo hanno riscosso recentemente sono Flipboard, applicazione per iPad, e Paper.li direttamente dal browser, tendenzialmente attraverso il pc.
Arriva ora The Tweeted Times, quotidiano personalizzato che, pur partendo dal proprio account su Twitter, non si limita ad aggregare le fonti delle persone che si segue sulla celebre piattaforma di microblogging permettendo un elevato livello di approfondimento e di personalizzazione.
Dopo averlo attivato consentendo l’accesso dell’applicazione al proprio account, è possibile aggregare e personalizzare i contenuti sia sulla base di utenti ed argomenti suggeriti che in funzione delle proprie preferenze al di là di Twitter.
L’aggiornamento dei contenuti avviene con frequenza oraria e sono disponibili anche tutti i principali quotidiani del globo nonché l’archivio delle principali notizie.
Il concetto di socialità delle notizie e della personalizzazione dell’esperienza della lettura sono elemento fondamentale nell’attuale panorama mediatico come pare confermare anche la decisione del Washington Post di produrre una applicazione proprietaria che dovrebbe aggregare ben 10mila fonti diverse.
L’impatto devastante per i giornali tradizionali in formato cartaceo non può che costringere ad un ridisegno totale del prodotto così come lo abbiamo conosciuto sin ora.
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