Accertamenti Diffusione Stampa [ADS] ha reso disponibili i dati relativi alle vendite di quotidiani a ottobre di quest’anno. Di questi abbiamo analizzato quelli relativi ai giornali nazionali o pluriregionali.
I dati da noi elaborati sono relativi al totale delle vendite individuali. Ovvero alla somma delle copie cartacee acquistate in edicola, gli abbonamenti al quotidiano tradizionale di carta, le vendite di copie digitali, sia ad un prezzo superiore al 30% di quello cartaceo che ad un prezzo inferiore al 30%. Inoltre abbiamo isolato le sole vendite in edicola e le vendite delle copie digitali vendute ad almeno il 30% del prezzo di vendita del prodotto stampato. I valori si riferiscono alle copie nel giorno medio.
La distanza tra il quotidiano più venduto in Italia, il Corriere della Sera, ed il secondo per vendite, la Repubblica, aumenta in maniera significativa. Il totale delle vendite individuali, così come definite, cresce dalle circa 88mila copie dell’ottobre 2021 a oltre 112mila copie a ottobre 2022.
Rispetto all’anno scorso infatti, il Corsera cresce del 3.44% mentre Repubblica perde il 17.22%. Nel confronto anno su anno il quotidiano diretto da Molinari è quello con la peggior performance tra quelli da noi analizzati. E c’è chi non esita a contestare apertamente le scelte degli Elkann.
Meno marcata la distanza tra i due giornali per quanto riguarda le vendite in edicola, ma il management di GEDI ha poco di cui rallegrarsi. In questo caso, anno su anno, il Corriere perde il 4% mentre Repubblica il 20.42%. Ancora una volta il peggior andamento tra i 16 quotidiani che abbiamo analizzato.
A livello di totale vendite individuali il terzo quotidiano più venduto è la Gazzetta dello Sport. Il totale delle vendite individuali de “la rosa” cala del 4.31% rispetto a settembre 2022, ed è sostanzialmente stabile [+0.76%] rispetto a ottobre 2022. Completamente negativo invece l’andamento delle vendite in edicola, che rappresentano l’84.68% del totale. Calo del 4.64% rispetto al mese precedente, e del 3.12% in confronto al mese corrispondente dell’anno precedente.
Tra i quotidiani sportivi non è solo la Gazzetta a perdere, anzi. Gli altri due principali quotidiani sportivi del nostro Paese, Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport, registrano un calo di copie vendute superiore a quelle del giornale di RCS.
Dei 16 quotidiani da noi analizzati, rispetto a settembre 2022, solamente due vedono crescere il totale delle vendite individuali, mentre sono cinque quelli che hanno una tendenza positiva rispetto ad ottobre 2021.
Per quanto riguarda esclusivamente le vendite in edicola, maglia nera per il quotidiano di Confindustria, che perde il 22.24% anno su anno, come mostra la tabella sottostante con i dati di tutti i quotidiani da noi presi in considerazione.
Infine, per quanto riguarda le copie digitali vendute ad almeno il 30% del prezzo del prodotto cartaceo, anche in questo caso la leadership è del Corriere della Sera, da inizio anno stabilmente al di sopra di Repubblica. Il quotidiano di via Solferino ha venduto poco meno di 37mila copie, stabile rispetto al mese precedente e in crescita del 5.38% rispetto a ottobre 2021.
Repubblica invece perde sia rispetto a settembre 2022, seppur poco [- 0.80%],e in maniera significativa rispetto a ottobre 2021: – 25.92%. Si tratta ancora un a volta del peggior andamento tra i quotidiani che abbiamo preso in considerazione. Se certamente la pesante sconfitta del PD alle lezioni può aver avuto un peso su tali dinamiche, altrettanto appare evidente che non si tratti di un problema di formati ma di una forte perdita di identità del quotidiano.
Nel complesso solamente tre giornali a ottobre vendono più copie digitali che a settembre e soltanto sei crescono anno su anno. Se a questo aggiungiamo che, oltre a Corsera e Repubblica, sono solamente altri cinque i quotidiani che vendono più di 5mila copie digitali nel giorno medio, appare chiara la situazione, come del resto confermano, se necessario, i dati del 56° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2022 sul “press divide” degli italiani.
Anche in questo caso l’infografica sotto riportata fornisce il dettaglio di ciascuna delle 16 testate da noi analizzate. Dati che evidenziano come sia molto improbabile, diciamo, che gli editori di quotidiani riescano ad avere soddisfazione dall’ipotesi di ottenere ricavi significativi dalla vendita di contenuti editoriali digitali/online.
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