Il Censis ha pubblicato il 56° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2022. Poiché la sintesi relativa al capitolo dedicato a “Comunicazione e Media” è estremamente limitata, come negli anni precedenti, abbiamo acquistato il volume.
Acquisto che, spiace dirlo, ci ha deluso. Sia perchè alla fine del 2022 il Censis non rende disponibile la versione digitale del rapporto, che perchè dal capitolo di nostro maggior interesse, contrariamente agli anni precedenti, non viene resa disponibile l’evoluzione dei consumi mediatici degli italiani.
Nonostante questo il capitolo dedicato a comunicazione e media contiene comunque informazioni di interesse che consentono di fotografare l’evoluzione dei consumi mediatici in particolare riferimento al peso della carta stampata, e la sua evoluzione, nell’ambito della dieta mediatica.
Il numero degli italiani estranei ai mezzi a stampa ha raggiunto la quota del 57%, poco oltre il 55.2% del 2019, ma comunque sempre in costante ascesa. Il fatto che questo risultato sia il frutto di una diminuzione dell’incidenza delle diete solo audiovisive, accompagnata da un notevole incremento dell’uso abituale di internet, mostra che non abbiamo a che fare con un processo residuale, ma, al contrario, caratteristico dell’evoluzione che stiamo vivendo nel rapporto con i mezzi di comunicazione.
Evoluzione che per quanto riguarda i mezzi stampa passa dal 60.7% della popolazione che nel 2009 aveva acceso ai mezzi stampa al 43% nel 2021. Un calo di quasi 18 punti percentuali.
Le persone che basano la propria dieta mediatica prevalentemente, o del tutto, sui mezzi stampa, passa dal 24.9% del 2009 al 7.6% nel 2021. Un vero e proprio crollo.
Sono le classi d’età intermedie ad aver abbandonato di più la lettura dei testi a stampa, mentre tra i più anziani c’è stato un leggero miglioramento [dal 53,7% al 52,9%]. Il dato relativo ai giovani [14 – 29 anni] estranei completamente ai mezzi stampa è sceso dal 65.4% del 2019 al 62.9% del 2021, rimanendo pur sempre altissimo.
E anche tra coloro in possesso di diploma o laurea le persone completamente estranee ai mezzi stampa salgono dal 41.6% del 2019 al 43.6% nel 2021. In definitiva, sono le fasce d’età più produttive ad allontanarsi maggiormente dall’abitudine alla lettura su carta stampata.
A completare il quadro, il rapport del Censis mostra come la spesa per libri e giornali ha subito un vero e proprio collo [-37.%] dal 2007 al 2021.
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