I Conti di Monrif, RCS e Sole24Ore nei Primi Nove mesi dell’Anno

A cavallo tra la scorsa settimana e l’inizio di questa alcuni dei principali editori di quotidiani hanno reso pubblici i risultati economico – finanziari relativi ai primi nove mesi del 2022. Ne abbiamo ricostruito la tendenza dal 2018 ad oggi.

Il gruppo editoriale, che ha la proprietà di il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno e altri quotidiani “minori”, Monrif, di proprietà dell’attuale Presidente della FIEG, non brilla, anzi.

Escludendo i ricavi alberghieri, Monrif ha avuto ricavi per poco più di 92 milioni di euro. In calo del 5.7%% rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso, e in calo del 17.9% rispetto al pari periodo del 2018.

I ricavi editoriali sono pari a euro 54,4 milioni. I ricavi inerenti le copie cartacee, pari a Euro 52,5 milioni, registrano una diminuzione di Euro 6,4 milioni [-10.8%] rispetto la flessione del mercato che evidenzia un -9.5%, stando ai dati ADS a settembre 2022.  I ricavi derivanti dalla carta stampata pesano il 96.5% del totale dei ricavi editoriali. Questo nonostante nella voce ricavi editoriali siano compresi anche  i ricavi derivanti dagli accordi siglati con Google per l’utilizzo di contenuti editoriali nel sistema Google News.

I ricavi pubblicitari sono pari a euro 31,7 milioni rispetto a Euro 32,3 milioni registrati al 30 settembre 2021. In particolare, il fatturato pubblicitario sui quotidiani cartacei è pari a Euro 25,7 milioni rispetto ad Euro 27 milioni registrati nei primi nove mesi del 2021 [-4,9%, a fronte di un mercato che evidenzia un decremento del 4% secondo i dati dell’Osservatorio Stampa FCP a settembre 2022].

La raccolta on line dei siti riconducibili al brand Quotidiano Nazionale è pari a Euro 5,5 milioni [con una incidenza del 17,3% sul fatturato totale pubblicitario] e registra, un incremento del 13,2% rispetto al mercato che perde il 3,8%, stando ai dati FCP Assointernet a settembre 2022.

Cala il, risibile, fatturato derivante dalla vendita collaterali. E i ricavi della stampa conto terzi sono pari a Euro 5,5 milioni rispetto a Euro 4,4 milioni registrati al 30 settembre 2021. Ma l’incremento è principalmente relativo al maggior ricavo per l’addebito della carta acquistata per conto degli editori.

Se tutto questo non bastasse, la posizione finanziaria netta consolidata evidenzia un indebitamento pari a euro 99,8 milioni rispetto all’indebitamento di euro 96,3 milioni al 31 dicembre 2021. Di questi gli esborsi finanziari collegati principalmente ai prepensionamenti sono stati pari a Euro 3,4 milioni.

L’infografica sottostante fornisce il dettaglio del trend di ciascuna area di business, che a due anni dall’introduzione di una figura per il coordinamento delle attività digitali delle testate e dei siti Gruppo Monrif è ancora saldamente ancora alla carta stampata, e al suo andamento negativo.

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Nei primi nove mesi del 2022 il Gruppo 24 ORE ha registrato ricavi consolidati pari a 149,9 milioni di euro [142,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021] in crescita del 5.1% pari a +7,3 milioni di euro rispetto al pari periodo del 2021.

Miglioramento dei ricavi che però non è riconducibile all’area di business Publishing & Digital, che chiude i primi nove mesi del 2022 con ricavi pari a 70,1 milioni di euro in netto calo rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

I ricavi diffusionali e altro ammontano complessivamente a 39,7 milioni in calo di 2,2 milioni di euro [-5.2% rispetto al 30 settembre 2021], principalmente per la contrazione dei ricavi generati dalla vendita del quotidiano cartaceo. I ricavi diffusionali del quotidiano [carta + digitale] sono in diminuzione di 2,2 milioni di euro [-6.6%] rispetto al 30 settembre 2021, in cui erano pari a 33,9 milioni di euro. I ricavi diffusionali del quotidiano cartaceo ammontano a 16,4 milioni di euro [-10.8% verso lo stesso periodo del precedente esercizio]. I ricavi diffusionali del quotidiano digitale ammontano a 15,3 milioni di euro in calo rispetto ai primi nove mesi del 2021 [-1.7%].

I ricavi pubblicitari ammontano a 30,4 milioni di euro, in diminuzione di 2,2 milioni di euro [-6.6%] rispetto al 30 settembre 2021. Non viene fornito il dettaglio su quanto di tali ricavi derivi dall’online.

System, la concessionaria del gruppo che vende la pubblicità di molte altre testate, invece chiude i primi nove mesi del 2022 con ricavi pari a 56,4 milioni di euro, in crescita del 3.3% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Buoni anche i ricavi della radio di Confindustria che chiude anche in questo caso quasi alla pari del 2018, come mostra l’infografica sotto riportata.

Nonostante nei commenti al bilancio si scriva il contrario, il piano di business 2022 – 2025 prevede ricavi per 216 milioni di euro nel 2022. Stante l’andamento di questi primi nove mesi appare poco probabile che il gruppo editoriale riesca a raggiungere tale risultato.

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I ricavi consolidati di RCS Mediagroup al 30 settembre 2022 sono pari a 620,2 milioni, con un incremento di 10,2 milioni rispetto al pari periodo del 2021 grazie alla crescita dei ricavi diversi e dei ricavi pubblicitari. In miglioramento l’area Pubblicità e Sport [+16,3 milioni] e Unidad Editorial [+3,4 milioni]. I ricavi digitali ammontano a 140,9 milioni e rappresentano circa il 23% dei ricavi complessivi.

Il decremento dei ricavi editoriali di Quotidiani Italia è pari a 3,8 milioni, riconducibile principalmente al calo dei ricavi da opere collaterali, parzialmente compensato dalla crescita dei ricavi da abbonamenti digitali, sia del Corriere della Sera che de La Gazzetta dello Sport, nonché dalla crescita dei ricavi della casa editrice Solferino.

La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line si attesta, nei primi nove mesi del 2022, a 98,7 milioni, pari a circa il 41% del totale dei ricavi pubblicitari. In calo rispetto al 2021 sia in termini di valori assoluti che a livello di incidenza sul totale della raccolta pubblicitaria.

I ricavi diversi pari a 112,8 milioni si incrementano di 15,9 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2021 [pari a 96,9 milioni]. Il miglioramento è riconducibile principalmente a Pubblicità e Sport.

Complessivamente i ricavi da digitale/online si attestano a meno di un quarto del totale [23%] esattamente allo stesso livello del 2021. Scarsi dunque nell’insieme i progressi sotto questo profilo.

Insomma, le aree di business Quotidiani Italia e Periodici Italia hanno un andamento negativo rispetto al pari periodo del 2021, sia per quanto riguarda quelli editoriali che quelli pubblicitari. E nel complesso i ricavi del Gruppo restano molto distanti da quelli pre-pandemia, come mostra l’infografica sotto riportata.

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