Il Tempo Speso sui Media in Italia

Global Web Index ha pubblicato in questi giorni il rapporto “Consumer Snapshot: Italy” [richiede registrazione], istantanea del mercato dei consumatori in Italia con una ricca raccolta delle principali statistiche alla base delle azioni dei consumatori nel nostro Paese, per far luce sul modo migliore per raggiungerle.

Il report si basa su 10.509 interviste a individui italiani di età compresa tra 16 e 64 anni condotte tra il 2° e il 3° trimestre 2021. I dati si riferiscono esclusivamente a coloro che utilizzano la Rete, e dunque, stando agli ultimi dati Audiweb disponibili, al  74.5% della popolazione, ma forniscono comunque elementi di assoluto interesse.

Tra i tanti dati resi disponibili nel rapporto abbiamo scelto di selezionare quelli relativi al tempo speso con i diversi media dagli italiani in confronto con quelli emergenti a livello globale.

Il tempo speso sui diversi media dagli italiani presenta differenze anche significative rispetto al resto del mondo. Guardiamo molta più televisione e ascoltiamo un po’ di più la radio rispetto agli altri, ma dedichiamo la metà del tempo della media mondiale all’ascolto dei podcast. Area relativamente alla quale azzardiamo la [facile?] previsione di grandi delusioni per i publisher del nostro Paese sotto il profilo dei ricavi attesi.

Anche il tempo dedicato ai social media è di 1 ora e 49 minuti al giorno rispetto a una media di 2 ore e 28 minuti, nonostante secondo la narrazione dei legacy media parrebbe che gli italiani non facciano altro che stare sui social. Così come è molto meno della media globale il tempo dedicato alla TV online.

Ed ancora, dedichiamo molto meno tempo alla lettura di news online: 44 minuti al giorno contro 1 ora e 22 minuti a livello mondiale. E anche alla lettura dei quotidiani nel loro tradizionale formato cartaceo. 38 minuti al giorno contro una media di 50 minuti.

Se si escludono i podcast, il tempo dedicato alle news è l’attività alla quale gli italiani dedicano il minor tempo, come del resto emergeva anche dai dati Audiweb, sempre relativi al 2021. Un livello di attenzione e coinvolgimento che non è certamente foriero di speranze per l’ex industria dell’informazione.

L’infografica sottostante fornisce i dettagli dei dati sin qui sintetizzati emergenti dal report, del quale ancora una volta vi suggeriamo la lettura integrale.

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