Si è parlato molto della “comparsata” di Salvini in Polonia la scorsa settimana, nonostante TG1 e TG2 abbiano deciso di “censurare” la notizia non mandando in onda il video dell’incontro-scontro con il sindaco di Przemyśl che ha fatto il giro del mondo. L’ennesimo scivolone del leader leghista che ormai da più di un anno pare aver perso il suo smalto.
Un “epic fail” internazionale, come l’ha definito qualcuno, che ci ha spinto ad analizzare l’engagement generato da Salvini, su Facebook ed Instagram, analizzando le interazioni generate dal leader della Lega negli ultimi dodici mesi in confronto con i dodici mesi precedenti, ricostruendo il livello di coinvolgimento sulle due piattaforme social dal marzo 2020 al marzo 2022.
Se già da una nostra precedente analisi, di fine estate 2021, emergeva come vi fosse un netto calo dell’engagement generato dal [ex?] “capitano”, ora non è eccessivo parlare di un vero e proprio crollo.
Su Facebook, negli ultimi dodici mesi, il leader leghista il totale delle interazioni è stato pari a 61,7 milioni. Nei dodici mesi precedenti era stato pari a 168,9 milioni di interazioni. Complessivamente dunque il livello di coinvolgimento si è ridotto a circa un terzo [-63.4%] di quello che era un anno prima.
A calare sono tutte le diverse tipologie di interazioni, i like e le altre “reaction”, i commenti, e soprattutto le condivisioni, che sono il vero termometro del successo o, appunto, dell’insuccesso. Queste passano da 23, 1 milioni, pari al 13,7% del totale delle interazioni, dal marzo 2020 al marzo 2021, a 4,7 milioni, pari al 7.6% del totale. Dunque calano più che proporzionalmente. E infatti si riducono del 79.6%, ben al di sopra del calo generale del 63,4% [16 punti percentuali di differenza], come abbiamo visto.
Il declino di chi condivide, letteralmente, le idee di Salvini è evidente. Questo nonostante il leader del Carroccio sia il più grande investitore tra i politici in pubblicità su Facebook e, secondo i dati della libreria delle inserzioni di Facebook abbia investito poco meno di 16mila euro negli ultimi tre mesi, con attualmente una campagna attiva contro quella che definisce “immigrazione incontrollata” che visto l’esodo dei profughi ucraini appare ancora più inopportuna del solito se possibile, e un totale di poco meno di mezzo milione di euro investiti in Facebook ads dal 15 aprile 2019, quando Facebook ha reso disponibile per l’Italia la libreria delle inserzioni su temi sociali, elezioni o politica, sino al 10 marzo scorso.
Se questa, come mostra l’infografica sopra riportata, è la fotografia per quanto riguarda Facebook, le cose non vanno per niente meglio su Instagram.
Per quanto riguarda la piattaforma social di foto e video, complessivamente, le interazioni passano da un totale di 103,8 milioni tra marzo 2020 e marzo 2021 a 67,1 milioni da marzo 2021 ai giorni nostri. Un calo del 35.3%. E il tasso di coinvolgimento mensile scende dal 1,6% al 1.1%.
Se questo non bastasse, su Instagram, negli ultimi dodici mesi Salvini perde quasi 33mila follower, costante mese dopo mese, che completa il quadro della situazione.
Insomma, non vi sono dubbi “la bestia” è moribonda. Operazioni poco trasparenti sul suo finanziamento potrebbero ulteriormente ridurne portata ed efficacia. E, stando ai sondaggi, il suo partito passerebbe dal 34.3% delle Europee del 2019 al 18% di fine febbraio 2022. Il tramonto di un’epoca.
- Libero è il Quotidiano nel Quale gli Italiani Hanno Minor Fiducia - 14 Giugno 2023
- DigitalMente - 28 Aprile 2023
- Gli Utenti degli OTT in Italia - 26 Aprile 2023