Socialbakers ha pubblicato il report “State of Social Media and CX” relativo al primo trimestre del 2021. Il rapporto fornisce uno sguardo analitico realtivamente alle evoluzioni della comunicazione organica e a pagamento su Facebook ed Instagram, e molto altro ancora.
Nel primo trimestre del 2021, si è registrata una crescita del 60% degli investimenti pubblicitari su Facebook e Instagram rispetto al primo trimestre del 2020. In Nord America, la spesa pubblicitaria è cresciuta fino al 59% su base annua, in Europa occidentale la spesa pubblicitaria è cresciuta del 44%. La maggior crescita di investimenti si è registrata in America Latina: +68%.
Il report evidenzia il gap tra le attese delle persone e il comportamento delle imprese sui social. In particolare emerge come le persone si attendano un tempo di risposta su Facebook di circa un’ora mentre il tempo medio di risposta si attesta a 1 giorno 3 ore e 47 minuti. Un divario davvero significativo che è ancora peggiore per quanto riguarda Twitter dove a fronte di un tempo di risposta atteso non superiore ai 15 minuti quello medio effettivo è di 1 giorno 7 ore e 12 minuti.
È chiaro che garantire risposte rapide giocherà un ruolo chiave nel guidare una customer experience, prima e dopo l’acquisto, positiva attraverso i canali social. È altrettanto chiaro che in questo l’allineamento tra le strategie di marketing, la presenza sui social e l’organizzazione e la comunicazione interna delle imprese è determinante a tale scopo.
Non è questo l’unico divario che emerge dal rapporto di Socialbakers. Infatti, emerge come vi sia un gap significativo tra i contenuti proposti e il loro format e quelli che generano maggior engagement.
Dall’analisi su un campione di ben 164.039 fanpage su Facebook e 58.791 profili aziendali su Instagram a livello mondiale il disallineamento appare evidente.
Su Facebook il contenuto maggiormento postato sono le foto. Lo stesso vale per Instagram. Rispettivamente le foto pesano il 71.2% del totale dei contenuti proposti dai brand su Facebook, e il 65.5% di quelli postati su Instagram. Ma in entrambi i casi non sono i post con immagini a generare il maggior numero di interazioni.
Nel 1° trimestre 2021 i contenuti che hanno generato il maggior coinvolgimento su Facebook sono i live, mentre su instagram sono i caroselli.
Ed ancora, secondo i dati di Socialbakers, i post senza hashtag su Instagram hanno avuto quasi il doppio della quantità di interazioni medie rispetto ad altri post che utilizzavano hashtag.
Tuttavia, quando si guardano gli account dei marchi in tutto il mondo su Instagram, i post con 1-2 hashtag erano leggermente superiori a quelli con 3-4 o senza hashtag.
In entrambi i casi è evidente che utilizzare un mucchio di hashtag non è una strategia efficace. I gestori dei social media dovrebbero evitare di aggiungere hashtag non necessari nel tentativo di ottenere maggiore attrazione poiché i dati mostrano che semplicemente non funziona.
Infine, ricorda Socialbakers come l’ascolto dei social media e il monitoraggio del sentiment su argomenti specifici forniranno informazioni chiave per alimentare gli sforzi di empatia, di connessione e relazione tra brand e le porzioni di pubblico di loro interesse, facendone dunque un elemento essenziale della presenza sui social.
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