Come ben sappiamo siamo a poco più di due settimane dal voto per l’elezione dei Governatori di sei regioni del nostro Paese. Ecco che allora abbiamo pensato che potesse essere interessante valutare le performance su Facebook dei principali candidati di ciascuna regione.
I dati sono relativi agli ultimi trenta giorni, e si riferiscono sia alla presenza su Facebook di ciascun soggetto preso in considerazione che agli investimenti in social ads di questo effettuati nel periodo.
Veneto:
In Veneto oltre a Luca Zaia, Governatore uscente che si ricandida, e che viene dato come favoritissimo, abbiamo Enrico Cappelletti, ex Senatore del M5S nella scorsa legislatura, Arturo Lorenzon, ex vicesindaco di Padova sostenuto dal PD pur presentandosi come “indipendente”, e Daniela Sbrollini, eletta senatrice del PD alle elezioni del 2018 e successivamente confluita in Italia Viva dopo “lo strappo” di Renzi.
Ad oggi gli investimenti pubblicitari su Facebook dei quattro condidati sono risibili. Zaia non risulta aver investito nulla. Cappelletti ha investito 299 euro, Lorenzoni 609 e la Sbrollini 566. Tra tutti gli annunci proposti dai candidati l’unico che contiene una chiara call-to-action è quello del rappresentante del Movimento 5 Stelle.
Zaia ha un numero di fan neppure lontanamente paragonabile con gli altri candidati attestandosi a poco meno di 700 mila, mentre Cappelletti ha circa 20 mila fan, Lorenzoni poco meno di 19 mila e la Sbrollini poco più di 10 mila.
Zaia è anche quello che produce il maggior numero di contenuti con una media di 6.7 post al giorno. Lorenzoni e Sbrollini sono a circa 3 post/die, mente Cappelletti appena sopra i due di media.
In compenso Cappelletti è quello che ha il maggior tasso di interazione, attestandosi al 4.56% medio. Ben al di sopra di tutti gli altri. Il suo post che ha generato maggior engagement risale ad un paio di settimane fa ed ha generato 3.719 “reaction”, like inclusi, 2.443 commenti e ben 5.895 condivisioni.
Per contro Zaia è quello con l’interaztion rate più basso tra i quattro [1,21%], ma naturalmente visti i valori della fanbase il livello di coinvolgimento in valori assoluti è inevitabilmente il più elevato. Il suo post che ha generato maggior coinvolgimento è di una settimana fa, e conta più di 87 mila “reaction”, sempre like inclusi, 6.306 commenti e poco meno di 19 mila condivisioni.
Insomma, la potenza di fuoco di Zaia non è in discussione. Quello che invece stupisce è in particolare la presenza su Facebook della candidata di Italia Viva che pur essendo politica di lungo corso ha la fanbase più ridotta ed il mix di comunicazione più povero di tutti e utilizza i video molto meno degli altri.
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Liguria:
La Liguria è l’unica delle sei regioni chiamate alle urne in cui PD e M5S sono riusciti ad esprimere un unico candidato: Ferruccio Sansa, che pur presentandosi come “indipendente” è, appunto, candidato per le due principali forze politiche di Governo.
Oltre a lui, così come in Veneto, il Governatore uscente, Giovanni Toti, si ricandida in rappresentanza del centro-destra, e ancora una volta Italia Viva esprime un proprio candidato: Aristide Fausto Massardo.
Anche in questo caso gli investimenti in Facebook ads sono minimi. Toti complessivamente ha investito 400 euro negli ultimi trenta giorni [qui, qui, qui]. Sansa ancora meno. Solamente 273 euro. E Massardo invece ne ha investiti un po’ di più: 730. Per contro Andrea Carratù, rappresentante leghista candidato al Consiglio Regionale ne ha invece investiti più di tutti e tre messi assieme: 2.392.
La pagina “Lista Toti Presidente”, con gli ads promuove “la squadra”, gli altri candidati nelle diverse provincie della regione e un sondaggio pubblicato dal Sole24Ore, che darebbe Toti più che favorito, nel quale paradossalmente si dice che « l’unico sondaggio che conta per noi è quello che facciamo ogni giorno, tra la gente».
Sansa al momento non ha alcuna inserzione attiva, e i tre soggetti utilizzati nei giorni scorsi hanno un impatto piuttosto blando, ad essere generosi. Nessuna call-to-action neppure per Massardo che nei post sponsorizzati sceglie di parlare di lavoro e di linee ferroviarie come mezzo di attrazione di un non meglio precisato turismo europeo green. Va bene che tutto sommato l’investimento è di pochi spiccioli, ma dire che restiamo perplessi è un eufemismo.
Come in Veneto la fanbase di Toti è nettamente superiore a quella degli altri due principali candidati, con oltre 200 mila fan. Sansa è appena sopra i 15 mila e Massardo addirittura sotto i 5 mila.
Toti è anche quello che pubblica il maggior numero di post con una media di 6.5 al giorno. Massardo poco più di tre, e Sansa invece meno di tre. Sansa è però quello con il maggior tasso di interazione: 4.19%. Toti 1.46% e Massardo 1.37%.
Per la serie “mi piace vincere facile”, il post di Toti che ha generato maggior coinvolgimento è quello che lo ritrae con il Sindaco di Genova sul ponte “San Giorgio”, che ottiene 17.201 reaction, like inclusi, 1.956 commenti e 1.299 condivisioni. Valori tutto sommato contenuti vista la numerosità della propria fanbase, e l’emotività che genera, o che dovrebbe generare, il post.
Numeri inevitabilmente più contenuti per il principale sfidante. Infatti il post di Sansa che crea maggior engagement è un video che ottiene oltre 75 mila visualizzazioni ma solamente 1.06o reaction, 1.518 condivisioni e 151 commenti. Non sorprende che i numeri di Massardo siano ancora più bassi, con il post che genera maggior coinvogimento che ottiene solamente 968 reaction, 529 commenti [in molti casi negativi] e 289 condivisioni.
Mentre Toti nei suoi post punta su foto e video, Sansa ha il miglior mix di comunicazione con video sia “native” che condivisi, foto, link e status.
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Toscana:
In Toscana pare sia testa a testa tra Susanna Ceccardi, del centro-destra, ed Eugenio Giani, del PD ma sostenuto anche da Italia Viva. Al riguardo Luca Sofri evidenzia «la sventatezza pusillanime con cui il PD ha rinunciato a costruire un candidato attraente in Toscana [lasciando andare il primo che ha alzato la mano], e ora corre i rischi che si è cercato». “Terzo incomodo” Irene Galletti per il M5S.
La candidata, leghista, del centro-destra, ha investito in Facebook ads 559 euro. Invece Giani ha investito 3.556 euro. La Galletti invece ha investito solamente 100 euro in una campagna che ora non è più attiva, essendosi chiusa il 21 Agosto scorso.
Tre le campagne attive attualmente per il candidato del centro-sinistra con soggetti su sostenibilità sociale e ambientale, e investimenti pubblici, ma sono davvero molti i soggetti che sono stati promossi nel mese di Agosto. Forse troppi.
Invece anche la Ceccardi attualmente non ha alcuna campagna attiva, essendosi conclusa il 15 Agosto scorso l’unico soggetto promosso. Post sponsorizzato con un messaggio a cavallo tra eccesso di sicurezza, al limite dell’arroganza, e ironia di bassa lega, letteralmente.
È però proprio la leghista ad avere la fanbase più numerosa con circa 124 mila fan. Ben distanti Giani e Galletti, rispettivamente con 31 mila e 20 mila fan.
È invece la candidata per il M5S a postare mediamente più degli altri due. 3.7 post/die contro i 2.5 e 2.2 di Ceccardi e Giani. Quest’ultimo è quello che ottiene il maggior tasso di interazione attestandosi al 6.03% contro il 4.97% della diretta rivale, e il 4.21% della Galletti.
Un pò in stile Putin, diciamo, il post di Giani he genera maggior engagement con un video nel quale lui si tuffa in un fiume. Ed infatti qualcuno commenta che «Non amo queste cose plateali raccattavoti, sanno troppo di vecchio regime». Non sorprende che non sia l’unico commento negativo, anzi. Una scelta di comunicazione quella di Giani, o di chi per lui, davvero discutibile.
Decisamente migliore la scelta della Ceccardi il cui post che genera maggior coinvolgimento è proprio quello che linka al suo programma elettorale. Singolare, per così dire, la scelta della candidata per il Movimento 5 Stelle che nel post che ottiene maggior engagement ha il messaggio di augurio alla sua canditatura da parte della Ministra Azzolina. Cosa che naturalmente porta la discussione, e i molti commenti negativi, fuori tema rispetto all’obiettivo di comunicazione del post.
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Marche:
Così come in Toscana, anche nelle Marche l’attuale Governatore ha scelto di non ricandidarsi. Scelta che stando ai sondaggi potrebbe far perdere le elezioni al PD.
Tre i principali candidati: Maurizio Mangialardi per il PD, ma sostenuto anche da Italia Viva, Gian Mario Mercorelli per il M5S, e Francesco Acquaroli, attualmente deputato di FdI per il centro-destra.
È il candidato del centro-sinistra colui che effettua il maggior investimento in facebook ads: 1.360 euro negli ultimi trenta giorni. Segue quello del centro-destra con un investimento di 578 euro, e quello del Movimento 5 Stelle a circa un centinaio di euro.
C’è concretezza negli annunci su Facebook di Mangialardi che nei, tanti, post sponsorizzati affronta temi concreti che riguardano i cittadini della regione. Più generici, ma quasi sempre con lo stesso format grafico ben identificabile, quelli di Acquaroli. Altrettanto abbastanza vaghi, senza alcuna call-to-action, quelli di Mercorelli, che comunque ci investe sopra davvero pochissimo.
Pur tenendo conto che le Marche sono una regione meno popolosa rispetto alle tre precedentemente esaminate, sono davvero molto ridotte le fanbase dei tre contendenti al ruolo di Governatore. Acquaroli e Mangialardi si attestano attorno ai 13 mila fan, mentre Mercorelli ne ha addirittura meno di 4 mila.
Con livelli di investimento in ads così ridotti, e pagine con un numero di fan così modesto, difficilmente Facebook potrà fare la differenza per il successo di uno o dell’altro.
Campania:
Cosi come in Veneto e Liguria, in Campania il governatore uscente, De Luca, si ricandida, aggregando attorno a se, seppur da “indipendente”, il centro-sinistra, Italia Viva inclusa.
A cercare di strappargli la poltrona concorrono Valeria Ciarambino per il M5S e Stefano Caldoro, di Forza Italia, per il centro-destra.
Stando ai sondaggi colui che è la miglior imitazione di Crozza, tanto che spesso è difficile distinguerlo dall’originale, forse perchè egli stesso molto caricaturale nella sua comunicazione, sarebbe in netto vantaggio sugli avversari.
Probabilmente si sente così sicuro della vittoria che non non ha investito in Facebook ads neppure un centesimo negli ultimi trenta giorni, anche se in precedenza invece aveva investito somme consistenti. Al contrario il candidato del centro-destra investe complessivamente 4.885 euro, nel tentativo di rimontare.
Invece la candidata per il Movimento 5 Stelle ha effettuato un investimento di soli 102 euro, anche perchè tutte le campagne sono state rimosse da Facebook poichè violavano le sue norme pubblicitarie. La prossima volta sarà meglio che la Ciarambino si affidi a qualcun altro per la gestione e la pianificazione delle proprie campagne. E, se d’interesse, siamo qui.
Stefano Caldoro nelle sue campagne sembra puntare più a tentare di demolire l’avversario, De Luca, che non a farsi portatore di proposte proprie. E anche il format grafico dei vari annunci non è per niente omogeneo.
Anche su Facebook De Luca stravince con una fanbase che è dieci volte tanto quella della candidata del M5S e quasi 25 volte tanto quella di Caldoro. In compenso è molto basso il tasso di interazione dell’attuale Governatore della Campania, anche se naturalmente, visto che raggiunge poco meno di un milione di fan i valori assoluti restano elevati, e il post che genera maggior coinvolgimento, in puro “stile De Luca”, ottiene oltre 24 mila reaction, like inclusi, 9.477 condivisioni e 3.067 commenti.
Al contrario è molto buono l’engagement rate della Ciarambino, al 5.92%, ma per forza di cose i valori assoluti restano inferiori a quelli di De Luca, seppur non di tanto. Infatti, con il suo miglior post per engagement totalizza 9.406 reaction 11.061 condivisioni e 1.618 commenti, a fronte di ben 588mila visualizzazioni [essendo un video]. Nonostante i sondaggi dicano il contrario potrebbe sorprendere e scavalcare Caldoro. Vedremo.
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Puglia:
Anche in Puglia il Governatore uscente, Michele Emiliano, si ricandida, ma la sua appare una canditatura particolarmente divisiva tanto che il M5S si presenta con un proprio candidato, Antonella Laricchia, così come Italia Viva, con Ivan Scalfarotto. Per il centro-destra il candidato è invece Raffaele Fitto, di FdI, in rappresentanza dei tre partiti che lo compongono.
Solamente un centinaio di euro di investimento in Facebook ads da parte di Emiliano, e nessun investimento per Laricchia. Al contrario 1.673 euro investiti da parte di Scalfarotto, e 1.359 per Fitto.
Si concentra sul problema dei trasporti ferroviari locali l’investimento di Emiliano. Vari temi e l’approccio di Fitto che in generale gioca molto sentimentalismo, utilizzando format grafici distinti e non riconoscibili. Non fa molto meglio Scalfarotto, anzi. Soldi mal spesi, secondo noi, bocciati entrambi.
Al di là degli ads, più combattuta la battaglia su Facebook con la distanza della fanbase dei diversi candidati non così distanti tra loro, tranne per quanto riguarda Scalfarotto.
Scalfarotto oltre ad essere quello che, proporzionalmente, spende di più, è anche quello che produce il maggior numero di post giornalieri. Si vede che c’è alle spalle qualcuno. Ma si vede anche, come emergeva dal format degli ads, che sarebbe stato meglio per lui sceglierne un altro. Il suo post che genera maggior coinvolgimento – un video – a fronte di circa 177 mila visualizzazioni ottiene 1.256 reaction, molte delle quali sarcastiche, 685 condivisioni e 288 commenti.
Il miglior tasso di interazione tra i quattro è quello di Antonella Laricchia al 3.76%. Ben sopra gli altri. Il suo post che genera maggior coinvolgimento – un video – ottiene oltre 34 mila visualizzazioni, 2.223 reaction like inclusi, positive, e 1.148 condivisioni e 300 commenti. Considerando nessun investimento in ads, non male.
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