DigitalMente

“DigitalMente”, rubrica settimanale che ogni Venerdì prova a fornire spunti e appunti su digitale e dintorni, per riflettere a tutto campo su innovazione e digitale. Oggi abbiamo scelto di parlare di quotidiani e branded content sui social.

È notizia di questi giorni il lancio di “Facebook News”, nuova sezione dedicata alle notizie su Facebook, per ora disponibile solamente negli Stati Uniti, che punta ad attirare gli editori promettendo una maggiore diffusione dei loro contenuti e, soprattutto, pagando gli ediitori coinvolti non solo in percentuali di pubblicità e/o aumento di traffico ma anche con contributi diretti alle testate.

Visti i tentativi precedenti, tutti sonoramente falliti, dal più clamoroso flop di Instant Articles alla “mecca” dei video, che pare stia dando, forse, qualche primo risultato solo ora, appare difficile credere che sarà un successo, ma naturalmente staremo a vedere.

Come sappiamo esistono però altre possibilità per gli editori, e non solo, per monetizzare la propria presenza su Facebook. Una di queste è il branded content per brand, inserzionisti, marketer o sponsor.

Ecco che allora, grazie a CrowdTangle, al quale Facebook ci ha autorizzato l’accesso, riconoscendoci come ente di ricerca, abbiamo cercato di capire se le testate italiane sfruttino questa potenziale opportunità, e con quali risultati.

Abbiamo analizzato le fanpage di 13 testate d’informazione, nazionali o pluriregionali, dal 02 Gennaio 2020 a ieri 11 Giugno, per appunto verificare lo stato dell’arte.

Tra le testate prese in esame meno della metà, sei, hanno messo dei post “brandizzati” tra i contenuti proposti ai fan delle loro pagine. Di questi sono in particolare quattro: Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Repubblica, e Sole24Ore, ad aver sfruttato con una certa intensità la possibilità offerta da Facebook per monetizzare. Con un netto predominio dei due quotidiani di RCS che sono quelli che hanno il maggior numero di post.

Analizzando però l’interaction rate, ovvero il numero di interazioni [like + commenti + condivisioni] diviso per il numero di post, diviso per la media del numero di fan nel periodo, emerge un tasso di interazione per numero di fan che definire scarso è un eufemismo.

Infatti, come mostra l’infografica sottostante, il miglior tasso di interazione, relativamente parlando, è quello del Sole24Ore al 0.38%. Tutte le altre testate hanno un interaction rate ancora più basso. Anche i post brandizzati contenenti un link [42 su un totale di 143 post nel periodo] ottengono risultati davvero modesti con un interaction rate per il quale il miglior risultato è ancora una volta del Sole24Ore al 0.88% per un post del 26 Marzo scorso.

Insomma, in buona sostanza, pochi post sponsorizzati, e risultati davvero ai minimi termini per il branded content delle testate nostrane. Come si suol dire, sapevatelo!

branded content quotidiani su facebook

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