Il Fallimentare Utilizzo di Facebook dei Quotidiani Italiani

Che le testate d’informazione del nostro Paese utilizzino in maniera scorretta i social, a cominciare da Facebook, è una cosa che abbiamo scritto, e documentato, così tante volte da esserci perfino stancati di sottolinearlo, visto che risulta evidente come complessivamente non vi sia alcuna disponibilità ad invertire la rotta.

Abbiamo deciso però di tornare sull’argomento poichè le evidenze emergenti dal 16° Rapporto Censis sulla Comunicazione sono clamorosi in tal senso.

Infatti, stando a dati nella sintesi del rapporto, Facebook, dopo i telegiornali, è la fonte principale d’informazione per gli italiani, con poco meno di un terzo delle persone [31.4%] che utilizza il social più popoloso del pianeta per informarsi.

Se questo pone molti interrogativi su cosa intendano le persone per informazione, domanda che se il Censis rendesse disponibile metodologia e questionario con relative domande potrebbe avere una prima risposta, a parità di condizione mette una pietra tombale sul lavoro svolto dai newsbrand del nostro Paese su Facebook.

Difatti, dal rapporto emerge come coloro che si informano attraverso siti web d’informazione siano solamente il 14.5% della popolazione, mentre chi si informa grazie ai quotidiani online, quindi la versione online dei quotidiani cartacei, scende addirittura all’11.4%. Un gap di ben 20 punti percentuali rispetto a chi si informa via Facebook.

Insomma, le persone leggono titolo e anteprima sulle fanpage delle testate d’informazione, o grazie alle condivisioni dei loro contatti, e nella maggior parte dei casi si ritengono soddisfatte. È dunque evidente che la politica di utilizzare Facebook come una discarica di link, per dragare traffico, non funziona, o comunque funziona in maniera molto limitata. Non ci pare sia necessario aggiungere altro rispetto all’ignavia di tale modalità di [non] gestione di Facebook.

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