Socialbakers ha reso disponibile il report [richiede registrazione] relativo al secondo trimestre 2019 “Key Social Media Trends – Full Q2 2019 Report”.
Nella prima parte del rapporto vengono forniti i dati, relativi al periodo Aprile – Giugno 2019, basati su un campione di 143.385 Facebook Brand Pages e 61.816 Instagram Brands Profiles, a livello mondiale, relativi ai diversi formati di post e alla loro relativa efficacia in termini di portata organica, e engagement generato.
Le immagini sono ancora il format maggiormente usato: circa il 70% dei post su Facebook, e poco meno dell’80% per i post su Instagram. I video pesano il 17% su Facebook, e il 14% su Instagram. I Carousel, i caroselli di immagini, su Instagram, pesano quasi quanto i video [13%] ma sono un format che genera un livello di coinvolgimento decisamente superiore a questi, e anche ai post con una sola immagine. Per contro, su Facebook il format più coinvolgente è quello dei live video, ma questi vengono utilizzati solamente nello 0.4% dei casi.
Insomma, parrebbe esservi un relativo disallineamento tra i titpi di post che creano maggior engagement, e quelli che invece vengono prodotti e postati. Un’area di miglioramento senza dubbio.
Nella seconda parte del rapporto invece ci si focalizza sulla parte paid delle due piattaforme social, sempre partendo dal campione di fanpage e profili business succitati.
Ben il 95.1% delle impression è generato su mobile, e solamente il 4.9% su desktop. Questo naturalmente implica che se gli annunci non sono ottimizzati per mobile vengano perse significative opportunità. Per contro il costo per clic [CPC] resta sensibilmente inferiore per il mobile. Circa il 50% in meno: 0.15 vs 0.29 dollari.
Il tasso di conversione degli annunci è in deciso calo. Si passa dal 1.6% del Maggio 2018, al 1.1% nel Giugno 2019. Forte variabilità, in termini di Click Through Rates [CTR], a seconda del posizionamento dell’annuncio. Si va da un CTR al 1.7% per gli ads nel newsfeed di Facebook, ad un tasso dello 0.75% per quelli posizionati nei video suggeriti, per crollare allo 0.25%, o meno, per quelli nel newsfeed e nelle stories su Instagram.
Tassi di conversione nettamente inferiori alla percentuale di click organica della search, ma di gran lunga superiori al CTR per display/banner ads, che si attestano tra un massimo dello 0.07% ed un minimo dello 0.02%, a seconda dei formati.
Insomma, gli ads su Facebook e Instagram funzionano ancora meglio di quelli all’interno dei siti, che con tassi di conversione tendenti allo zero assoluto assolvono prevalentemente, se non esclusivamente, a fare brand awareness, ma anche in questo caso l’affollamento pubblicitario, in particolare su Instagram, richiede una sempre miglior ottimizzazione. Un lavoro da specialisti, con buona pace della logica “self-service”, imperante in particolare per le piccole-medie imprese.
Pier Luca Santoro
Dal 1987 in poi é stato responsabile del marketing e dell’organizzazione commerciale di grandi imprese [Star, Giuliani, Bonomelli].
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