La Verità, la testata diretta da Belpietro il cui nome è un ossimoro, in edicola dal Settembre 2016 e approdata su Internet con un proprio sito web 18 mesi dopo, solo dal Marzo di quest’anno, si lancia sul native advertising.
In home page del sito della testata l’8 Giugno ultimo scorso è comparso un breve articolo corredato da un video in cui, in teoria, si spiega come mettere in sicurezza la propria villetta.
L’articolo ha chiaramente un intento promozionale, con evidente citazione dell’azienda che fornisce sistemi di sicurezza sia nel breve testo che con il logo nel video, sotto riportato per facilità di lettura. Nonostante questo non vi è alcuna indicazione che chiarisca che si tratta di un contenuto sponsorizzato. Pratica che evidentemente deve far parte di un accordo commerciale con l’azienda in questione visto che in precedenza ne sono stati pubblicati altri dello stesso genere.
Oltre alla scorrettezza nella forma, che diviene sostanza poiché di fatto cerca di turlupinare il lettore [a proposito di verità], il video è di una fattura che definire pessima è un eufemismo. Non a caso sul canale YouTube della testata, al momento della redazione di questo articolo, ottiene solamente 16 visualizzazioni. Il vuoto pneumatico praticamente.
Il giorno del lancio del sito web, l’editoriale del suo direttore spiegava che «Da oggi “La Verità” è online, ma a modo suo». Ora, sappiamo quale sia il modo suo, quello di perpetuare l’ossimoro su cui si fonda la testata, anche, con il native advertising de noantri.
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