La Seconda Giornata di #IJF18 Vista dai Social

Dopo la prima giornata di “rodaggio”, anche se naturalmente non sono mancati i motivi di interesse, come abbiamo segnalato, la dodicesima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo entra nel vivo.

Il Giovedì inizia sin da subito con due panel di grande interesse. Il primo dedicato a gli imperativi morali che media e piattaforme dovrebbero seguire, con tra gli altri Jeff Jarvis e Raju Narisetti a fornire il loro contributo sul tema. Il secondo dedicato alla narrazione del successo di De Correspondent. La mattinata prosegue con la masterclass in data journalism tools di Simon Rogers, data editor News Lab Google, e il panel relativo a modelli di business e fiducia dei lettori, tema chiave, come noto, per attuale ex industria dell’informazione.

Il pomeriggio si apre con un panel che, soprattutto nel nostro Paese, è sottovalutato ma invece di cruciale importanza: l’ascesa di ruoli ponte nelle redazioni, per poi passare a cosa dovrebbe fare Facebook per il giornalismo?, panel con ospiti d’eccezione, con un approccio costruttivo su ciò che Facebook e altre piattaforme dovrebbero fare per aggregare e sostenere civili, informate e produttive conversazioni pubbliche.

Pomeriggio che continua con un’altro tema di grande attualità, che prima del caso Facebook-Cambridge Analytica, ha turbato, per così dire, i media di tutto il mondo: Facebook e i cambiamenti del News Feed. Workshop a cura di Nick Wrenn, head of news partnerships Facebook EMEA, che naturalmente ha grande expertise da fornire sul tema. Lavorare con i propri lettori-sostenitori per un giornalismo più forte è il tema del panel su modelli di business che non siano quelli tradizionali del paywall, e sempre ai modelli di business è dedicato il panel su il business dell’informazione oltre la pubblicità. Argomento sul quale si chiude il cerchio nella presentazione  su fare meno ma meglio… Come i media tradizionali possono sfruttare il digitale. Infine, grande successo di pubblico in serata per l’incontro a teatro con Marco Damilano. Per tutti gli eventi segnalati, e naturalmente anche per gli altri che si sono tenuti ieri, sono disponibili i video – ai link forniti – se non foste state presenti e/o non aveste potuto seguire il live streaming.

Una città medievale di rara bellezza, un festival innovativo e mai scontato, aperto a tutti, capace di aggregare e coinvolgere intelligenze, energie, entusiasmi senza confini, non potevano naturalmente non avere eco sui social. La “topics wheel” sotto riportata fornisce a colpo d’occhio la sintesi dei temi principali delle conversazioni sulle diverse piattaforme social.

Quasi 10mila le citazioni, per un totale di 110 milioni di impression potenziali, di “opportunity to beee seen”, di #IJF18, hashtag ufficiale della manifestazione, e nel pomeriggio nei primi 10 trending topics 4 le tag relative al Festival. #Perugia, #FreeTurkeyMedia, #ThursdayThoughts e ovviamente #Journalism, alcuni degli hashtag maggiormente utilizzati.

La crescente popolarità di Instagram viene confermata dai numerosi post caricati nel corso della giornata di ieri anche se naturalmente è Twitter, canale prediletto, da giornalisti e addetti ai lavori a farla da padrone. Naturalmente, come mostra l’infografica sottostante, sono proprio i giornalisti a costituire la maggioranza di coloro che hanno postato sui social contenuti relativi al Festival, ma non mancano manager, imprenditori e autori. Interessante rilevare come l’età di chi ha condiviso contenuti sui social sia sotto i 34 anni per il 73.4% dei casi.

 

Oltre all’account ufficiale della manifestazione, ripreso complessivamente 1.622 volte, gli account che sono stati maggiormente retwittati sono stati @journalismes, rilanciato 288 volte, @jeffjarvis [245] e @YusufOmarSA [223]. Gli account più prolifici, con il maggior numero di post, @paoloigna1 [90], @mrjohncrowley [62] e @AJMunine [61]. Il maggior engagement a livello di singolo post invece è stato generato da Raiju Narisetti, Madlen DaviesAndrew Garthwaite. Notevole naturalmente anche il numero di post su Facebook.

Infine, come era emerso, dalla analisi pre-festival, le emozioni associate alle conversazioni sui social sono per la stragrande maggioranza di gioia. Non a caso nella wordcloud delle conversazioni spicca l’emoji proprio dell’amore. Un amore per una manifestazione che cresce anno dopo anno e non smette mai di sorprendere, fornendo stimoli professionali di altissimo livello, che non possiamo che condividere. Felici ed onorati di essere qui a Perugia.

Analisi realizzata in collaborazione con The Fool su dati Crimson Hexagon e in esclusiva da DataMediaHub su dati Talkwalker.

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