Tutte le aziende che si impegnano oggi in azioni di marketing digitale, devono considerare tra le proprie tattiche anche quelle che coinvolgono i motori di ricerca.
Ed in effetti parole come SEO (Search Engine Optimization) e SEM (Search Engine Marketing) sono diventate oggi di uso comune.
Ascend2 ha somministrato un questionario a 279 americani per valutare quali tattiche utilizzano le aziende per raggiungere i propri obiettivi SEO.
Del campione in analisi, il 29% riveste il ruolo di capo della Compagnia, il 56% ne è invece Manager o Direttore, ed il 15% è dipendente privo di qualifica dirigenziale. Il 38% delle aziende in questione ha più di 500 impiegati, mentre il 33% registra tra i 50 ed i 500 dipendenti ed il 29% meno di 50.
I ricercatori hanno individuato come obiettivo principale da raggiungere attraverso l’utilizzo di tattiche SEO, l’aumento del traffico sul proprio sito web (33%). A spiccare vi sono inoltre l’aumento della presenza nei ranking di ricerca ed i ricavi di vendita.
Ma quali sono realmente le tattiche SEO più efficaci per raggiungere gli obiettivi prefissati dalle aziende?
Quasi il 60% degli intervistati ha dichiarato che ottimizzare il proprio sito (SEO On-Page) sia la più efficace. Seguono con il 50% le Keyword research e la Link building, mentre l’Off-Page content è addirittura all’ultima posizione.
Se l’On-page content risulta la più efficace, è la costruzione di link ad essere la più difficile. Inevitabilmente anche l’Off-page content si presenta tra le tattiche più problematiche, essendo l’insieme delle attività di gestione e creazione di link diretti al sito.
Risultano essere inoltre compiti ardui anche il social media sharing e la keyword research, attività spesso considerata basilare per l’ottimizzazione dei motori di ricerca.
Le tattiche SEO risultano quindi essere complesse per le aziende, tanto da affidare la loro implementazione per il 28% a specialisti esterni; il 56% viene poi realizzato in collaborazione tra forze interne ed esterne all’impresa.
Oggi, nell’era in cui i social media rischiano di essere percepiti come mezzo unico (o più importante) per accorciare le distanze tra azienda e singolo utente, la SEO può invece essere la strategia più adatta per creare un punto di incontro efficace e ben visibile.
Non bisogna dimenticare che nel 2011 Google affermava il primato del famoso Zero Moment Of Truth, secondo cui un utente prima di compiere un acquisto indaga sul motore di ricerca le caratteristiche, le informazioni, i feedback di altri utenti.
Un proprio sito web ben ottimizzato e chiaro nello stile, nel codice e nei contenuti, e le tattiche per “promuoverlo”, risultano quindi fondamentali per agganciare questo fenomeno.
Si raggiungono ed accrescono inoltre la brand awareness, la notorietà e l’online reputation indispensabili per una buona riuscita di tutti quei piani di digital marketing in cui oggi le aziende non smettono di credere ed investire; il tutto chiaramente mixato ai nuovi mezzi ed opportunità che la tecnologia e l’ingegno dell’uomo oggi continuano a portare avanti.
- Tattica e SEO, un aggancio al Momento Zero della Verità - 16 Novembre 2017
- Content Marketing e Social Listening la Chiave per l’Engagement - 6 Novembre 2017
- Aziende e social messaging: un investimento che supera l’influencer marketing - 3 Ottobre 2017