Qualche settimana fa c’eravamo interessati ai 40 milioni di follower superati dall’account Twitter di Papa Francesco. Avevamo anche anticipato gli imminenti 5 milioni di seguaci del sui profilo Instagram, cifra effettivamente raggiunta in questi giorni.
Come si ricorderà, l’account Twitter pontificio è declinato in 9 lingue ed ha quasi cinque anni di vita. Le tre lingue più seguite, tutte al di sopra dei 3 milioni di follower, sono in ordine lo spagnolo (ad oggi 14,9 mln), l’inglese (14,5), l’italiano (4,7) e il portoghese (3,2).
Proviamo adesso ad estrarre da ciascun profilo alcuni dati che delineano – probabilmente con qualche sorpresa – la politica di engagement dell’account papale.
Innanzitutto, c’è da evidenziare che tutte le 9 lingue in cui è declinato @Pontifex registrano da parte loro 0 retweets e 0 replies, evidentemente una scelta strategica del gestore, che conferma l’eccezionalità dei risultati raggiunti nonostante, appunto, l’interazione nulla con il resto della community.
Viceversa, tutti i tweet detengono il 100% di retweet e favorited, e tutti sono stati lanciati con un’unica piattaforma, TweetDeck.
Gli unici due users citati dall’account pontifico – anche se la totalità delle menzioni supera di poco le dita di una mano – sono @M_RSection, la sezione “Migranti e Rifugiati”, l’unico reparto vaticano diretto personalmente da Papa Francesco e in rete dall’inizio del 2017, e @InfoScholas, l’organizzazione internazionale che si occupa di educazione ispirata sempre dal Papa, online dal 18 agosto 2013.
La media dei lanci si attesta sugli 0,8 tweets per day, con un picco per le tre lingue più seguite di 42 lanci il 18 giugno del 2015, giorno in cui è stata resa pubblica l’enciclica green di Papa Francesco Laudato si’, dedicata alla “cura della casa comune” e della quale si sono evidentemente offerti estratti del documento. L’infografica sottostante mostra il numero di tweet giornalieri.
Ciò spiega anche come, sempre nelle lingue inglese, spagnolo e italiano l’hashtag più utilizzato dall’account sia #laudatosi (20% del totale), seguito da #rio2013 (relativo alla Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro) e #jmj (riferito alle più generiche Giornate mondiali dei giovani, che si tengono ogni anno nel periodo pasquale), a conferma del pubblico a cui si rivolge prevalentemente il Papa.
Subito dopo si posiziona, questa volta anche nelle altre lingue, #prayforpeace, un’altra grande preoccupazione di Francesco, se pensiamo a quella “terza guerra mondiale a pezzi” a cui tante volte si è riferito.
C’è però da dire che l’account pontificio non è molto propenso neanche all’utilizzo degli hashtag, con una media dello 0,09 per tweet.
Per quanto riguarda invece i giorni della settimana e le ore del giorno in cui il Papa è più “prolisso”, anche in questo caso i diagrammi sono pressoché identici in tutte le lingue. L’infografica sotto riportata riepiloga la cadenza dei tweet per l’account in lingua italiana.
In particolare, sono il martedì e il giovedì i giorni in cui vengono principalmente lanciati i tweet pontifici, con una regolarità che si attesta per entrambi i giorni su una media del 17-18%.
Paradossalmente, il giorno con meno lanci – sotto il 10% del totale – è il mercoledì, proprio mentre il Papa riceve in udienza migliaia di fedeli in Piazza San Pietro e rivolge loro una catechesi sui temi della fede.
Anche la domenica, in cui il pontefice alle 12 recita l’Angelus dalla finestra dal Palazzo apostolico, è tra i giorni con meno tweet (12% circa).
Relativamente alle ore del giorno, il 30% dei lanci avviene alle ore 12 (UTC+1), mentre il resto è cadenzato ogni ora, a partire dalle 7, con un ritmo crescente fino al mezzogiorno, quindi decrescente subito dopo.
Questa uniformità dei dati sembra confermare una politica che privilegia la programmazione dei lanci, senza tralasciare qualche iniziativa estemporanea, come dimostra quel 3% circa di tweet in ore notturne.
Sommando le 4 principali lingue che da sole già raggiungono i 37 mln di follower, i contenuti del Papa sono stati rilanciati – dal 17 marzo del 2013 in cui ha preso possesso del profilo prima appartenuto a Benedetto XVI – ben 30 milioni di volte. La spunta dei preferiti compare invece 53,5 milioni di volte.
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