L’ARPU, l’ Average Revenue Per User, ovvero il ricavo medio per utente, è un parametro molto interessante per comprendere quanto e come si riesca a valorizzare, e dunque monetizzare, l’audience.
Al riguardo Ampere Analysis ha pubblicato i dati globali, internazionali, aggiornati a fine 2016 relativamente a TV, Google, Facebook, Twitter e Snapchat.
Facebook riesce a valorizzare i propri utenti circa la metà della televisione ed è sempre più “alle calcagna” di Google. Infatti, negli ultimi due anni, mentre Google passa da un ARPU di 5.10$ a 6.70$ [+31.3%], Facebook cresce da 2.30$ a 4.70$ più che raddoppiando. In Europa – non sono disponibili i dati di dettaglio per nazione – Facebook passa dai 1.45$ del 2012 agli attuali 5.85$.
Molto distanti, e con tassi di crescita decisamente più contenuti, le performance di Twitter e di Snapchat che non a caso perde una quantità spropositata di soldi rispetto ai ricavi che genera.
Per approfondire la questione, dai bilanci di Facebook abbiamo estrapolato il tasso di crescita dei ricavi pubblicitari mettendolo a confronto con la percentuale di crescita di utenti giornalieri e mensili.
Come mostra la chart sottostante, il rapporto tra il tasso di crescita dei ricavi pubblicitari rispetto alla percentuale di crescita degli utenti è mediamente di 4 a 1 e nel primo trimestre 2017 si attesta ad un rapporto attorno a 3 a 1.
Insomma, Facebook riesce a monetizzare e valorizzare i propri iscritti in maniera straordinaria grazie alla precisa profilazione degli stessi. La “facebookcrazia”, anche, nel mercato pubblicitario.
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