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La Recording Industry Association of America ha pubblicato i dati sui ricavi dell’industria musicale statunitense nel 2016. A commento il CEO Cary Sherman integra con i dati sull’andamento dei ricavi dall’inizio del millennio che mostrano come, nonostante vi sia una ripresa, questi siano esattamente la metà di quelli che erano nel 2000.

Sono due gli aspetti d’interesse per l’ex industria dell’informazione. In primis si vede come i download, legali a pagamento, del singolo brano generino ricavi dieci volte superiori a quelli del disco completo. Aspetto che conferma come per il digitale la logica di vendere la copia integrale del giornale invece del singolo articolo sia senza senso.

Inoltre, come mostra il grafico sotto riportato, attualmente negli Stati Uniti la distribuzione digitale dei giornali pesa meno di un quinto del totale mentre, al contrario, quelli dell’industria musicale sono oltre tre quarti digitali.

Incrociate questi dati, applicateli a quotidiani ed avrete quel che succederà da qui a dieci anni, secondo me. Bel tema per la prima giornata dell’undicesima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo. Se ci siete ne parliamo di persona.

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