Il report State of Branding rilasciato da Onbrand Magazine, indaga sfide e priorità dei marketing manager, in materia di branding e non solo, per il futuro prossimo. L’analisi è stata condotta su un campione di 562 manager internazionali, principalmente nord americani (78%) utilizzando il metodo delle interviste.
Priorità del 2017
Acquisire nuovi clienti è ancora, chiaramente, l’elemento di maggior interesse delle organizzazioni, allo stesso tempo seguito dalla costruzione della riconoscibilità del brand (21%) come attività di supporto.
Interessante notare come la voce “Customer Evangelism” raccolga un 9% di adesioni, sintomo di come le imprese siano sempre più interessate alla fidelizzazione dei consumatori, in quanto veicolo di nuove possibili vendite o più semplicemente come eco del brand stesso.
Vale sempre la pena ricordare che il costo della fidelizzazione di un cliente è decisamente minore del costo dell’acquisizione di un nuovo.
Non tutti hanno le stesse priorità
Dal grafico che segue si nota come evidentemente le aziende governative o più in generale no-profit abbiano come finalità principale l’engagement.
Tra B2B e B2C si fa notare la diversa rilevanza della customer experience, che trova maggior rilievo nel primo in qualità di elemento fondamentale per il capitale relazionale aziendale.
La grande sfida è la misurazione
Da questo report si evince un tema assolutamente di rilievo: la misurazione. Come già visto in altri report inerenti l’influencer marketing e l’inbound marketing la misurazione del ROI rappresenta ancora una volta una delle sfide più interessanti.
Soprattutto in virtù della diffusione delle piattaforme social, i brand hanno aumentato le tipologie di investimento, che spesso creano difficoltà nella misurazione delle performance stesse.
Ritorna un po’ il lungo dibattito sul social media roi, ma non solo. Si nota anche un tiepido interesse per l’attività di scouting, rispondente alla voce “finding top talent” che raccoglie un 7%.
Componenti di successo
Tra le componenti più importanti nella costruzione del successo di un brand, oltre alle note e inevitabili user experience e brand consistency, si nota la voce storytelling.
I brand non possono più fare a meno di una importante e rigorosa narrazione di sé, che diviene sempre più multicanale e variegata.
Metriche di successo
Ritornando al tema della misurazione, i manager hanno indicato tra le metriche di successo delle attività di marketing, oltre l’acquisizione di nuovi clienti, c’è la voce social media engagement.
Emerge un interesse rinnovato e crescente, che inevitabilmente produce investimenti esosi, nella costruzione delle community online per effetto dell’attività social. Questi ultimi vengono intesi, quindi, come strumento sia di branding che di vendite.
Strumenti
L’ultimo elemento su cui intendo porre l’accento è quello dei tool a cui si sono detti interessati.
Emerge ancora una volta preponderanza del tema della misurazione, ritrovabile in modo indiretto anche nel grafico precedente con il concetto di social engagement.
I tool di social media monitoring raccolgono il 78% dell’interesse, più di quanto non facciano le analisi di marketing in senso stretto (76%).
Si fa notare anche un 36% in materia di marketing automation, con i brand che iniziano a porre un discreto interesse nelle attività, futuribili, di automatizzazione.
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