Quali sono i rapporti di forza tra editori dei quotidiani italiani? È una domanda la cui risposta ovviamente può variare a seconda del parametro preso in considerazione. Ci è sembrato interessante prendere come riferimento i dati più recenti pubblicati da Ads, quelli relativi al mese di ottobre 2016, e in particolare la voce “totale pagata” che comprende, nelle rilevazioni dell’azienda che certifica tiratura e diffusione delle copie dei giornali italiani, il “totale vendita” e “abbonamenti pagati” (che si riferisce alla vendita delle copie cartacee, non consideriamo quindi per il momento le copie digitali).
Abbiamo quindi preso i dati sulle copie medie del “totale pagata” e moltiplicato per i numeri di uscite delle singole testate rilevate da Ads nel mese di ottobre (58 quotidiani in totale) e poi aggregato il dato per singolo editore e gruppo editoriale calcolando il peso di ciascuno sul totale delle copie pagate (per la precisione 72,52 milioni di copie nel mese).
Cosa dicono questi numeri? Il gruppo che ha un peso maggiore sul totale (la quota di mercato, se preferite) è la divisione quotidiani di Rcs (Corsera e Gazzetta dello Sport compresa la sua edizione del lunedì) che superano complessivamente i 12 milioni di copie ad ottobre (16,7% sul totale), seguite dai 14 quotidiani locali di Finegil (gruppo Espresso) con 7,52 milioni di copie totali complessive (pari una quota di mercato sul totale pagato del 10,4%). [una precisazione il dato rileva ancora La Nuova Sardegna tra le testate Finegil che proprio a ottobre 2016 è stata ceduta in affitto a DBInformation, senza questa testata la quota di Finegil scende all’8,9%].
Terzo posto per i quotidiani di Caltagirone editore (Corriere Adriatico, Il Mattino, il Gazzettino, il Messaggero e Nuovo Quotidiano di Puglia) che complessivamente fanno un totale di 6,95 milioni di copie (quota mercato 9,6%) quarto posto per divisione Repubblica del gruppo Espresso con 6,63 milioni di copie (9,2%) che supera di poco la somma dei tre quotidiani del gruppo Poligrafici (Nazione, Giorno e Resto del Carlino) con 6,43 milioni di copie (8,9%).
Nel grafico abbiamo preso in considerazione gli editori che superavano la quota dell’1,2% (sono 18). Apparentemente una grande frammentazione nella “geografia” editoriale italiana, ma se guardiamo invece alle aggregazioni nei gruppi editoriali, vediamo che più di due terzi della quota di mercato è accentrata in solo cinque gruppi editoriali, e solo due gruppi come Rcs assieme a Espresso-Itedi ne accentrano il 44,1%. Non proprio un esempio di pluralismo, ma la tendenza ad aggregarsi per cercare di fare “massa critica” di fronte alle sempre più magre vendite è diventata un’esigenza per tutti i gruppi editoriali italiani.
La quota maggiore di mercato sul “totale pagata” può vantarla l’aggregazione Gruppo Espresso-Itedi (quindi i 14 quotidiani locali Finegil più Repubblica più Stampa e Secolo XIX) con il 32,9% seguito dai quotidiani di Rcs (16,7%), al terso posto Caltagirone (9,6%) e Poligrafici (8,9%) e al quinto posto il Gruppo 24 Ore (Sole 24 ore) con il 4,5%. Complessivamente questi cinque gruppi accentrano, come accennavamo, il 67,1% della quota di mercato.
–
dati Ads – elaborazione datamediahub.it
Create pie charts
- Quanto vendono i quotidiani italiani? Analisi otto testate nazionali (gennaio-agosto) 2013-2019 - 4 Dicembre 2019
- Quante copie hanno venduto Il Giornale, Libero e Il Fatto Quotidiano? 2008-2018 - 24 Aprile 2019
- Quante copie hanno venduto il Corriere della Sera e Repubblica? 2008-2018 - 1 Aprile 2019