Una settimana nel futuro del giornalismo – Spotify, Slack, Financial Times e molto altro

La rubrica dove raccogliamo i link per non perdere le novità tecnologiche nel mondo dell’informazione.

Musica, playlist e…notizie. Spotify annuncia una nuova versione della sua applicazione mobile, a cui aggiunge una funzione per creare playlist basate sul ritmo dei passi, ma soprattutto, la possibilità di scaricare podcast nella nuova funzione discovery. Un’opportunità in più per le redazioni che hanno già cominciato a produrre news in questo formato. Per ora la nuova versione di Spotify è disponibile in Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Svezia. Altra novità in arrivo: l’aggiunta della fruizione di video originali prodotti da Vice, Comedy Central, Twit.TV, ecc. La rincorsa folle di YouTube e Facebook è cominciata.

Misurare il tempo, non i click. È la possibilità offerta dal Financial Times ai suoi investitori, lavorando strettamente con la piattaforma Chartbeat e cambiando il modo di misurare il successo dei propri articoli. Non più visite mordi e fuggi, ma tempo di qualità speso nella lettura degli articoli.

Il newsgaming in redazione. Trinity Mirror ha creato una squadra speciale di giornalisti, grafici e programmatori, la UsVsTh3m, per sperimentare nuovi formati di notizie digitali. Il news game Where is Damascus è un esempio di mappa interattiva con gioco e informazioni trasmesse al lettore, ma soprattutto vissute in prima persona dal suo punto di vista. E se sono dentro la notizia la leggo – la consumo – più a lungo. Peccato che l’esperimento non abbia funzionato e il Trinity, a differenza del Ft, misuri ancora le impressions, non la permanenza sulle pagine. “Certe innovazioni costano troppo rispetto al traffico generato”, ha commentato il direttore Lloyd Embley annunciando la chiusura della squadra. Sigh.

Bello Whatsapp. Impossibile pensare di viverci senza. Ma se Facebook permettesse alle aziende di contattarvi attraverso questo strumento? Accettereste una simile intrusione di privacy? Pensateci in fretta perché potrebbe succedere presto, dal momento che l’applicazione mobile più scaricata nel telefono degli italiani non genera profitto (cioè lo genera, ma ne perde molto di più) e Facebook sta pensando come cambiare le cose. Una novità potrebbe essere aprirsi al business, come già annunciato alla conferenza F8 di marzo, per trasformare l’app in uno strumento di customer service. E qui i giochi si fanno interessanti.

Collaborare meglio su internet. Con Slack. Lo usate? È uno strumento perfetto per gestire progetti a distanza. Ma da qualche tempo vuole trasformarsi in produttore di contenuti originali, con una serie di podcast a episodi sul tema del lavoro e della vita. Con “poche pretese”: vuole essere funny, inspirational, serious, innovative.

Photo credit: aloshbennett / Foter / CC BY

Donata Columbro

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