Che nella chiusura di Left ci fosse qualcosa di strano era un sospetto, neppure tanto velato, che ho manifestato all’inizio dell’anno.
Oggi la rivista torna in edicola ma non una delle persone che hanno scritto e prodotto la testata sin qui, che [strumentalmente?] non paiono essere gradite a EditorialeNovanta, è stata coinvolta.
La vicenda nella sua involuzione è spiegata con chiarezza ed ampiezza di dettagli dall’ex direttore della testata nell’intervista concessa a Radio Radicale un paio di giorni fa le cui conclusioni si possono ascoltare nel podcast sottostante
Un “balletto” che, come si ipotizzava, ha il fine ultimo di appropriarsi della rivista che andrà all’asta il 21 gennaio prossimo. Infatti, a sorpresa, diciamo, l’amministratore unico della cooperativa rinuncia al comodato d’uso e ritira l’offerta di acquisto della testata [senza informare gli altri soci della cooperativa] ed al tempo stesso la società Editoriale Novanta di Matteo Fago comunica che ha ottenuto il comodato d’uso per la testata e presentato una formale offerta d’acquisto.
È per questo che il gruppo di giornalisti che hanno realizzato Left sino a fine 2014 ha deciso, con il mio supporto in termini di ideazione della campagna [*], di partire con un crowdfunding che consenta loro di controbattere, rientrando in possesso di ciò che in realtà è sempre stato loro, per poi rilanciare la testata mantenendo al suo interno la persone che da sempre l’hanno realizzata.
Abbiamo lanciato ieri la raccolta fondi pensando a tre livelli di donazione, con un “entry level” davvero alla portata di chiunque voglia contribuire. Da qui a mercoledì abbiamo bisogno di 30mila euro, importo che siamo convinti sia possibile raggiungere nonostante una scadenza così ravvicinata.
Chiediamo il supporto di tutte le persone di coscienza che abbiano a cuore la pluralità di voci nell’informazione ed abbiamo previsto un sistema di ricompense crescenti a seconda del livello di donazione anche se siamo convinti che la spinta debba essere ideale.
Insomma, donate e diffondete presso i vostri contatti l’iniziativa. Presto, perché i tempi sono stretti. Grazie!
[*] Il supporto è offerto a titolo non oneroso nonostante faccia parte delle attività che svolgo normalmente come consulente [a pagamento], poichè credo che in questo Paese ci sia abbondanza, eccesso, di “furbetti del quartierino”, saltimbanco e prestigiatori. È doveroso far capire che il gioco delle tre tavolette non sempre frutta. Una lezione di civiltà comunque la si pensi, qualsivoglia sia il proprio orientamento politico, direi. DONATE!
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