Audience da Mobile App per i Social In Italia

Dopo l’articolo di ieri sull’utilizzo delle app per le news nel nostro Paese, oggi una nuova elaborazione effettuata selezionando le app dei social dai  dati  Audiweb sull’audience a marzo da mobile per questo specifico segmento.

La rile­va­zione è basata su panel “mete­riz­zato” di smart­phone & tablet con sistemi ope­ra­tivi iOS e Android. La clas­si­fi­ca­zione di siti e app basata sulla strut­tura Mar­ket­View già in uso per il PC.

I dati sono di grande interesse soprattutto se si considera che si riferiscono alla popolazione italiana di età superiore ai 18 anni e dunque tagliano fuori una larga fetta di coloro che sicuramente fanno ampio uso di alcune delle applicazioni considerate.

WhatsApp è l’applicazione più usata in Italia sia in assoluto che in specifico riferimento ai social. Si tratta di un dato che non era difficile da ipotizzare ma che ora che è disponibile apre definitivamente nuovi scenari e nuove prospettive alla comunicazione d’impresa ed anche da parte delle testate giornalistiche come dimostra l’impiego da parte di Buzzfeed per la sua versione da mobile.

Segue, come era naturale attendersi, Facebook, mentre sorprendono non poco gli oltre sei milioni di utenti unici da app per Google+ che forse a questo punto andrebbe meglio capito e rivalutato nel suo impiego. Fanalino di coda, con 122mila utenti unici nel giorno medio, Snapchat, rivale di WhatsApp reso celebre dal possibile uso “spregiudicato”. Si conferma invece il basso interesse per Pinterest nel nostro Paese, anche se l’azienda fornisce numeri diversi da quelli di Audiweb, contrariamente a quanto avviene all’estero. Scarso, infine, l’appeal di Foursquare a conferma che la badgification è uno strumento ma non il fine della gamification come strumento di coinvolgimento delle persone.

A prescindere dalle considerazioni specifiche su ciascun social media/network se si paragonano i dati di questi con quelli relativi all’audience delle app di news pubblicati ieri appare lampante l’enorme divario. Credo che, di fondo, la prima e più importante differenza sta nel fatto che i social, con le persone stesse, hanno riempito “il vuoto” delle persone mentre l’informazione, le testate no. È anche sotto questo profilo – lo ribadisco per la 101esima volta – che la gamification dell’informazione ha un senso.

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Tornando ai dati, complessivamente è il mondo di Facebook a spadroneggiare con oltre 31 milioni di utenti unici nel giorno medio nel suo insieme [al lordo delle sovrapposizioni, ovviamente]. Leadership indiscussa alla quale nemmeno il fascino dei video di YouTube, con poco meno di 9 milioni di utenti unici, si avvicina lontanamente. Anche l’altro social di recente acquisizione, Instagram, sorpassa, seppur non di molto Twitter che evidentemente resta incompreso ai più.

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Nel loro insieme i social di proprietà di Facebook pesano oltre il 58% del totale degli utenti unici che usano una app per fruire dei diversi social. Se si escludono anche i due social media riconducibili a Google a tutti gli altri resta la misera fetta di meno di un quinto del totale. Le briciole, così come avviene per il mercato dell’advertising online.

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Di seguito il det­ta­glio delle app com­prese nelle top 500 con tutti i para­me­tri forniti da Audiweb.

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