Total Audience & Mobile Only

Continuiamo ad approfondire il fenomeno dell’utilizzo totale della Rete e di quello da mobile, sia complessivamente che per quanto riguarda in maniera specifica i quotidiani online. Dopo i dati da oltreoceano pubblicati ieri è adesso, finalmente, la volta dell’Italia.

La ghiotta occasione viene dai dati pubblicati ieri da Human Highway, società di analisi ed indagini online con la quale  DataMediaHub collabora da tempo.

Human Highway ha realizzato in Aprile una ricerca su un campione di 800 individui rappresentativi dell’utenza Internet nel giorno medio per alcuni dei servizi online più popolari. 

Sono state analizzate le modalità di fruizione di 10 aree d’interesse e applicazioni online, dal meteo ai servizi finanziari, passando per Facebook e quotidiani online. In molti casi, rispetto alle stime di Audiweb, che come noto allo stato attuale misura solo chi si connette da PC, è necessario aggiungere una quota compresa tra il 15% e il 35% di mobile only.

Se si esclude Instagram dove per la sua stessa natura il mobile only arriva a pesare oltre l’80%, la quota maggiore va ai servizi meteo, con il 43% di mobile only, a Google maps, con il 35% ed a Twitter, anch’esso intorno al 35%.

Interessanti anche le quote di overlap, la percentuale di coloro che fruiscono del medesimo servizio online sia da pc che in mobilità. In questo caso regna sovrano Facebook con oltre il 44% delle persone che lo utilizza sia da desktop che da mobile.

Per quanto riguarda specificatamente i quotidiani online sono quelli che hanno la minor quota di persone che ne fruiscono esclusivamente in mobilità, attestandosi mediamente al 18.3% del totale, confermando la relativa “immobilità” che emergeva dai dati pubblicati ieri relativamente agli USA. La causa è probabilmente da ricercarsi nella combinazione di interfacce mediamente deludenti ed il fatto che per alcuni dei principali quotidiani la versione mobile non è gratuita contrariamente al sito web.

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Gli usi e costumi della Rete legati ai principali device sono profondamente diversi: l’ubiquità per lo Smartphone [insieme ai limiti dell’interfaccia], il divano per il Tablet e la scrivania per il PC. I luoghi di utilizzo influenzano i bisogni e l’atteggiamento e questi determinano gli stili di consumo. Non considerarlo in fase progettuale non può che portare ad una cattiva user experience e relative conseguenze.

Di seguito, estratti dalla ricerca, i grafici di sintesi di quanto emerge relativamente ad alcuni dei principali social nel nostro Paese.

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