Di ritorno dalla “gita” milanese al convegno dell’ANES per parlare davanti ad un’attenta platea di 150 editori delle opportunità, dei modi, e soprattutto delle ragioni, della mia previsione di un futuro “ibrido”, anche, per l’editoria tecnica professionale specializzata, ha attirato la mia attenzione una neo nata pubblicazione: «Spam Magazine».
La rivista, che viene pubblicata con cadenza mensile, è stata lanciata il 10 ottobre, ha una foliazione di 112 pagine ed un formato di 14,8 x 21 cm. Per il primo numero è stata fatta una tiratura di 10mila copie distribuite gratuitamente a Milano in 100 punti di distribuzione e attraverso delle hostess negli atenei universitari della città.
Mentre le riviste passano dalla carta al digitale, SPAM passa dal digitale alla carta. Il free magazine nasce per portare su carta i pensieri e le idee più interessanti della rete: recensioni, articoli, grafiche, fotografie, illustrazioni, ricette, video, per un totale di 12 sezione che vanno dall’attualità all’ambiente passando per letteratura e multimedia.
«Spam Magazine» si propone come il primo magazine da sfogliare con uno smartphone: per collegarsi alla fonte degli articoli e delle foto proposte nel magazine, per fruire di contenuti multimediali extra, per connettersi direttamente a landing page commerciali, giochi interattivi creati ad-hoc dagli inserzionisti o per visualizzare pagine pubblicitarie che sfruttano la tecnologia della realtà aumentata. Per ogni articolo grazie all’utilizzo dei QR codes, o meglio action codes come li ho ormai ribattezzati, sono forniti contenuti supplementari fruibili con il proprio smartphone.
Molto interessante anche l’approccio alla comunicazione pubblicitaria che più che basarsi sui format tradizionali, sulle classiche pagine pubblicitarie, si propone di integrare il più possibile gli annunci promozionali con i contenuti del magazine al fine di rendere più naturale e interessante la loro presenza, rendendo così la proposta più in sintonia con i lettori e dunque di maggior appeal per gli investitori pubblicitari, per le aziende.
Interessante esempio concreto di convergenza editoriale e conferma di come sia possibile innovare anche sulla carta.
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Per me il progetto più interessante rimane businesscommunity.it di Gigi Beltrame, visto che la fruizione è garantita su tutti i device, smart tv comprese: contenuti altissimi, interfaccia ottima. Come inserizionista, devo dire che offre molte opportunità e soddisfazioni. Spam ne offre molte meno e ha molto meno appeal.
businesscommunity.it è un sito. Oltretutto proprio brutto.
Il fatto che sia anche una rvisita cartacea visibile su device non gli dà nulla di più, tutti i magazine ormai sono visibili su device. Qui si sta parlando di altro. Dario, a meno che tu non sia il fratello di Gigi Beltrame, non capisco il tuo intervento. Anche io sono un inserzionista e se devo paragonare BusinessCommunity a Spam Magazine, non credo che ci sia proprio storia.
Michele
@dario credo che tu stia confrontando due concetti, posizionamenti e target molti lontani. La testata che citi è il solito digital magazine che puoi leggere sui device vari, niente di nuovo sul fronte occidentale. Spam ha scelto controtendenza di dare matericità al web, per poi riportarti sul web attraverso una lettura approfondita dallo smartphone, dalla prima all’ultima pagina, aggiungendovi il coinvolgimento anche emozionale dell’augmented reality. I target poi sono lontani: B2B over 45 da un lato, B2C hipster dall’altro: mondi diversi, fruizione decidamente differente.
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